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Il ritorno a casa del Giovinetto di Mozia Una nuova contesa per il capolavoro

MARSALA. Il 24 gennaio sarà l’ultimo giorno del «Giovinetto di Mozia» al «Paul Getty Museum» di Cleveland: dopo circa due anni di assenza il capolavoro dell’arte classica lascia l’America e torna finalmente in Italia.
La notizia è stata confermata dall'assessore ai Beni Culturali e dell'Identità Siciliana Maria Rita Sgarlata nel corso di un incontro con il deputato regionale marsalese del Pd Antonella Milazzo. Vengono fugati così i dubbi e le incertezze circa il ritorno il patria del «Giovinetto di Mozia», conosciuto anche come «Auriga». A prenderlo "in consegna" dovrebbe essere il direttore del Parco Archeologico di Lilybeo Maria Luisa Famà. Secondo quanto programmato dall'assessore Sgarlata, al suo rientro in patria il "Giovinetto" dovrebbe essere ospitato per qualche mese al museo civico del «Baglio Anselmi» per poi tornare al museo «Giuseppe Whitaker» di Mozia.
Proprio sulla destinazione finale della statua potrebbe aprirsi una nuova contesa fra i due enti. Quel che è certo è che con il suo ritorno si arricchirà l’offerta turistica diretta a Marsala e a Mozia: i turisti hanno più volte protestato non trovando la preziosa statua di scuola fidiana datata tra il 470 e il 450 a.C.
Non è soltanto un fatto turistico-economico ma c'è soprattutto, come hanno sottolineato a più riprese esperti e cultori di opere d'arte, il rischio che le continue "trasferte" finiscano per danneggiare la statua con il rischio di danneggiarla. Ma pare che su questo aspetto anche il presidente Crocetta e l'assessore Sgarlata, sollecitati in tal senso anche dal sindaco di Marsala, Giulia Adamo, siano d'accordo.
«Il "Giovinetto di Mozia" - ricorda Antonella Milazzo - è un'opera di altissimo valore artistico tanto da essere in giro per il mondo nonostante sia inserita nell'elenco delle opere cui è inibita l'uscita dal territorio nazionale. Il suo ritorno è il segno di una ritrovata attenzione per la tutela del patrimonio artistico della Regione». Per la fine del mese quindi il "Giovinetto di Mozia" tornerà in patria.

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