MARSALA. Marsala ha il suo Piano Urbano di razionalizzazione e ristrutturazione della rete distribuzione carburanti. E' stato redatto dal settore "Grandi Opere", diretto dall'ingegnere Gianfranco D'Orazio, in ottemperanza al decreto assessoriale regionale all'Industria n. 45 del 12 giugno 2013 che detta norme di indirizzo relative alla dismissione e alla razionalizzazione della rete distributiva dei carburanti. Il Piano mira ad un corretto utilizzo del territorio, alla gestione in sicurezza degli impianti, alla tutela dell'ambiente nonché al corretto sviluppo della viabilità, il tutto in armonia con quanto dispone lo stesso decreto assessoriale del settore Territorio e Ambiente della Regione. E sulla base di tali indicazioni il Piano-carburanti contiene le indicazioni urbanistiche per la ricollocazione e/o la nuova installazione degli impianti. Sono 49 gli impianti che sono sul territorio marsalese (e due in costruzione),e alcuni di essi sono in aree urbanizzate e densamente abitate, anche se finora non hanno costituito motivo di preoccupazione per cose o persone. Tuttavia, secondo gli accertamenti effettuati anche dal comando della polizia Municipale che ha trasmesso delle schede di rilevamento per ogni distributore di carburante complete del parere sulla viabilità, 18 impianti risulterebbero "incompatibili". Sarebbero, cioè, in contrasto con la normativa nazionale e regionale e pertanto; si tratterebbe, in particolare, di impianti che contrastano con le norme di sicurezza legati alla viabilità, magari perché vicini ad alcuni incroci stradali di intenso traffico. Questi dovranno essere adeguati che hanno spazio sufficiente per farlo nel rispetto del piano, in caso contrario saranno destinati alla dismissione. Dal canto suo la giunta municipale, su proposta del dirigente del settore "Grandi Opere", ha preso atto ed approvato il Piano Urbano di razionalizzazione e ristrutturazione della rete di distribuzione dei carburanti per autotrazione ad uso pubblico. Tale piano è stato già trasmesso al consiglio comunale,competente per l'approvazione. Solo dopo potrà avere pratica attuazione con una revisione globale di quella che è la rete di distribuzione degli impianti sul territorio comunale, a tutto vantaggio della sicurezza, dell'ambiente e della viabilità.
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