ALCAMO. "Nessuna chiusura per l'Ospedale di Alcamo", ha tenuto a comunicare ieri la direzione strategica dell'Azienda sanitaria provinciale, in riferimento alla protesta portata avanti dal responsabile del reparto di Cardiologia del nosocomio alcamese Enzo Borruso, il quale ieri stesso ha affermato: "Attendo che venga revocato il provvedimento di trasferimento dell'infermiere. Lo stato di agitazione continua finché non si risolverà questa vicenda". Il dottor Borruso, ricordiamo, giovedì aveva manifestato le proprie intenzioni, spiegando: "E' stato trasferito un infermiere dal nostro reparto al Ser.T.". E sostenendo: "In questo modo è chiaro che si vuole fare chiudere l'ospedale. Così ci rimangono nove infermieri, una quantità insufficiente. Se tale provvedimento, che penalizza l'attività del reparto di Cardiologia, non sarà immediatamente revocato, sono pronto ad attaccarmi con una catena al cancello d'ingresso del nosocomio, in segno di protesta". Da parte dell'Asp è giunta quindi una nota in cui si legge: "A seguito di notizie diffuse a mezzo stampa relative al trasferimento di una unità di personale infermieristico, presso il Centro di Salute mentale, e alla paventata chiusura del nosocomio di Alcamo, la Direzione strategica dell'Asp di Trapani precisa che non rientra nella programmazione dell'Amministrazione sanitaria trapanese di procedere alla "paventata" chiusura del Presidio ospedaliero di Alcamo nè è prevista alcuna riduzione dei posti letto in atto assegnati per acuti. Per quanto riguarda la Cardiologia, si tiene a precisare che il responsabile dirige 6 posti letto di pertinenza, cosi come da Regolamento di Organizzazione aziendale, dell'Unità operativa complessa di Medicina del nosocomio alcamese". L'Asp prosegue precisando: "La Cardiologia, in atto, dispone di 11 unità infermieristiche, numero assolutamente non critico e sufficiente a seconda dei modelli organizzativi prescelti. Inoltre preme precisare che il trasferimento di una unità infermieristica presso il Centro di Salute mentale risulta essere motivato da estreme necessità organizzative parimenti meritevoli di tutela, al fine di garantire appropriati livelli di assistenza nell'ambito della salute mentale della medesima comunità alcamese.Infine - conclude quindi l'Asp - duole dover rilevare che le dichiarazioni rese dal dirigente medico dell'ospedale di Alcamo, sicuramente irrituali, appaiono non consone al ruolo di dirigente di una pubblica amministrazione ed eticamente contrastanti con il ruolo di tutore della salute".
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