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Marsala, troppi i furti ai pozzi dell’acquedotto E il Comune fa installare le telecamere

Saranno acquistate e collocate le telecamere. Queste, secondo quanto previsto dal progetto, saranno collegate ad una centrale operativa che sarà attiva 24 ore su 24

MARSALA. Telecamere a circuito chiuso nell'area idrogeologica dei pozzi di Sinubio e Sant'Anna a cui attinge il Servizio Idrico Integrato per assicurare l'acqua alla città. Il dirigente del servizio, architetto Stefano Pipitone, sta infatti disponendo l’iter per la gara d'appalto a trattativa privata per un importo di 30 mila euro a cui il Comune ricorre per il carattere di "necessità ed urgenza" che riveste la fornitura delle telecamere. Una procedura, quella della trattativa privata, che è resa necessaria dai continui furti che si sono registrati negli ultimi tempi a Sinubio e Sant'Anna e che tanti disagi hanno causato alla popolazione marsalese. Per la verità erano mesi che il Servizio Idrico Integrato aveva predisposto la gara d'appalto per la collocazione delle telecamere, ma i ritardi nell'approvazione del bilancio comunale non l'hanno consentito. Con l'approvazione del bilancio di previsione, si torna alla carica per proteggere i pozzi di Sinubio e Sant'Anna. "Nel giro di qualche mese, pertanto, dopo l'approvazione del bilancio e la disponibilità finanziaria dei 30 mila euro - dice il vice sindaco ed assessore all'Acquedotto Antonio Vinci -, il Comune potrà acquistare e collocare le telecamere". Queste, secondo quanto previsto dal progetto redatto dai tecnici del Servizio Idrico Integrato, saranno collegate ad una centrale operativa che sarà attiva 24 ore su 24 e terrà sotto controllo non soltanto i pozzi, ma anche gli impianti di sollevamento e di distribuzione tenuto conto che in passato anche questi sono stati presi di mira dai "soliti ignoti" che non si sono limitati a portare via i cavi elettrici ma addirittura le pompe sommerse che aspirano l'acqua dai pozzi per immetterla nella condotta primaria che la porta alle centrali di distribuzione di Piazza Caprera e di Cardilla per erogarla alla città. Oltretutto le telecamere servono non solo a fare da deterrente contro i continui furti ma anche a garantire la sicurezza dei pozzi e delle fonti idriche da agenti esterni. Contestualmente il Comune sta lavorando anche alla perimetrazione dell'area idrogeologica per la tutela e la salvaguardia dell'acqua dei pozzi comunali che fissa in 10 metri la zona di tutela assoluta e in 200 quella di rispetto della raccolta delle acque provenienti dai pozzi. Da questo momento l'area idrogeologica sarà "off-limits" con vincoli di tutela assoluta non essendo consentita alcuna attività, con zone di divieto come l'accumulo di fertilizzanti presso le cave, lo stoccaggio di prodotti chimici, allevamenti di bestiame e rottamazione di veicoli.

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