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Aumento tasse a Trapani, il sindaco Damiano: «Sacrifici necessari»

TRAPANI. «È indegno che un deputato regionale si presenti all’inaugurazione del mercato ittico per fomentare ed alimentare il malcontento». Il sindaco Vito Damiano si scaglia contro Mimmo Fazio, attuale consigliere comunale e deputato regionale oltre che ex sindaco, dopo la contestazione subita sabato all’inaugurazione del mercato alla quale ha partecipato anche Fazio. «Ma solo per fomentare dato che è andato via prima dell’inaugurazione — afferma Damiano —. Un deputato dovrebbe capire i limiti oltre il quale non si può andare». Damiano evidenzia come «sia arrivato il momento di attribuire le responsabilità a tutti» e ricorda che Fazio lasciò «una situazione economica disastrata con un doppio sforamento del patto di stabilità. Quindi, non mi si può dare torto se ho fatto di tutto per rientrare nel patto ed oggi, con quasi certezza, sappiamo che ci riusciremo». Poi spiega che per farlo è stato necessario applicare la Tares e, prima, aumentare l’addizionale Irpef e l’Imu sulla seconda casa salvando, però, la prima casa». Poi dice che «l’organo tecnico aveva già detto all’allora sindaco (Fazio) che si prospettavano tempi pesanti e la sua decisione politica è stata: saranno problemi di chi verrà dopo di me». Damiano, allora, si sofferma sulla Tares. «Per prima cosa abbiamo visto come rientrare nel patto senza aumentare le tasse, ma non c’era nulla da fare. Applicando la Tarsu saremmo andati fuori di 4 milioni con terzo sforamento del patto di stabilità, dissesto, arrivo del commissario ed aumento di tutte le imposte. Lo Stato ci ha chiesto di scegliere se privilegiare le utenze domestiche o quelle commerciali. Abbiamo fatto delle proiezioni fino a quando non abbiamo trovato la migliore. Molte utenze commerciali hanno avuto un calo anche perché aumentando l’aliquota per loro, la riduzione per le domestiche sarebbe stata minima». Damiano ricorda come «abbiamo anche aumentato la fascia di esenzioni, da 78 a 260 mila euro. Ma abbiamo anche aumentato le detrazioni e le agevolazioni». Damiano, quindi, invita Fazio ad avanzare la sua proposta in merito alla Tares. «Piuttosto che uscire dall’aula avrebbe potuto spiegare la sua idea. Il risultato finale della votazione in Consiglio fu 14 favorevoli, 12 contrari e 4 astenuti di cui 3 di opposizione e fra questi Fazio. Questi tre, pertanto, avrebbero potuto votare contro e bocciare il provvedimento, ma non lo hanno fatto».
Mimmo Fazio spiega che «ero presente all’inaugurazione perché invitato e non certo per fomentare». Quindi ricorda come «la mia amministrazione ha sempre chiuso i Bilanci con degli avanzi» e che «lo sforamento del 2011 è stato responsabilmente operato per realizzare una serie di infrastrutture e per pagare le imprese che hanno operato per il Comune. Una decisione che ha generato una sanzione che però è stata dichiarata illegittima dalla corte costituzionale e che, quindi, non ha prodotto conseguenze sui bilanci del Comune». Fazio sottolinea come «in Consiglio proposi di applicare la Tarsu evitando un costo, a carico dei cittadini, di 14 milioni. Pertanto, non è vero che ci sarebbe stato un buco di 4 milioni. A fronte di minori trasferimenti, Damiano avrebbe dovuto ridurre la spese invece di aumentare i tributi. Damiano non merita la fiducia che i trapanesi hanno riposto in lui, ed ha tradito il patto di lealtà che ogni sindaco dovrebbe rispettare con i suoi cittadini».

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