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C’è il via libera di sala delle Lapidi, il Comune di Marsala vende dieci immobili

MARSALA. Il Comune potrà vendere i suoi beni immobili. Si tratta di immobili, tra costruzioni e terreni, indicati come "Immobili non strumentali all'esercizio delle funzioni istituzionali dell'Ente suscettibili di valorizzazione o dismissioni". Il valore di tali immobili, secondo una valutazione fatta dai tecnici del settore Lavori Pubblici, diretto dall'ingegnere Luigi Palmeri, è di 6.883.165. L'elenco dei dieci immobili comprende opere pubbliche che sono state realizzate con grosse somme frutto di mutui con la Cassa Depositi e Prestiti e non sono state utilizzate o strutture realizzate da privati e acquisite al patrimonio comunale. Le opere messe in vendita sono: Villa Damiani in contrada Madonna dell'Alto Oliva, già tenuta gentilizia estiva di Abele Damiani e successivamente negli anni '70 Complesso polivalente che avrebbe dovuto essere il Centro sportivo per eccellenza dell'intera provincia di Trapani se non della Sicilia Occidentale. Invece ormai da anni risulta abbandonato e tre anni fa venne quasi completamente devastato da un incendio di natura dolosa, dopo essere stato "letteralmente smontato" da vandali teppisti che ne portarono via perfino i sanitari dei servizi igienici e le mattonelle, oltre alle attrezzature sportive. Eppure il suo valore oggi, con la superficie coperta e le aree libere per oltre 25 mila metri quadrati, è stimato attorno ai 3.015.115 euro; il nuovo mattatoio di contrada Favara per la cui realizzazione il Comune contrasse un mutuo di 960 milioni delle vecchie lire con la Cassa Depositi e Prestiti negli anni '80 e che, una volta ultimato, non è mai entrato in funzione, anzi, come è stato per Villa Danmiani e le tante opere rimaste incompiute, è stato abbondantemente devastato. L'opera, secondo la valutazione del personale dell'Ufficio Tecnico ha oggi un valore di 2.346.525 euro. Ed ancora: l'ex pista ippica di contrada Scacciaiazzo, anch'essa realizzata con un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti di oltre 800 milioni delle vecchie lire (valore oggi 943.435 euro), l'ex scuola elementare di Villa Petrosa (71.975 euro), i locali dell'ex Dazio in Largo Pace (60 mila) e tre "aree libere" a Colombaio Lasagna tra cui anche il "poligono di tiro" (77.350).
Il via libera alla vendita è stata data dal consiglio comunale che ha però emendato l'atto deliberativo su proposta del consigliere Enzo Russo, secondo cui "Le somme introitate dal Comune, a seguito della dismissione dei suddetti beni immobili, saranno utilizzate, con esclusione delle somme che saranno impegnate nel corrente anno, pari a 3 milioni e 800 mila euro, per gli anni successivi (2014-2015), previsto confronto e su deliberato per competenza del consiglio comunale".
Il via alla vendita dei 10 immobili il cui ricavato consentirebbe di compensare la drastica riduzione dei finanziamenti di Stato e Regione degli ultimi anni che non consentono ai Comuni di avere le disponibilità finanziarie per garantire i servizi senza ricorrere all"odioso aumento delle tasse" per i cittadini.

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