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Casa di riposo di Marsala, gli immobili in vendita: «Con gli incassi potremo programmare»

La decisione è stata presa dal commissario straordinario Ignazio Genna per ripianare i debiti

MARSALA. Il commissario straordinario della casa di riposo "Giovanni XXIII", Ignazio Genna, dopo il "via libera" dato dall'assessorato regionale alla Famiglia ha deciso di mettere in vendita alcuni beni immobili dell'Ente nel tentativo di fare uscire la casa di riposo dalla grave situazione di crisi in cui oggi si trova con un deficit di oltre un milione e 800 mila euro e i suoi dipendenti da 21 mesi senza stipendio.
E' la soluzione alla quale ha mirato fin dal suo insediamento per evitare il fallimento dell'Ipab. E il prossimo 10 dicembre, alle 10,00, presso lo studio del notaio Salvatore Cavasino di via Garraffa sarà effettuato un esperimento di vendita all'asta di alcuni beni immobili di proprietà della Casa di Riposo. Si tratta di case e terreni, non solo di proprietà dell'Ente, ma anche quelli acquisiti a seguito della fusione "per incorporazione" della "Giovanni XXIII" con l'Opera Pia "Maria Antonietta Catalano Galfano", giusto il D.p.r. Sicilia del 13 dicembre del 2011. Sono immobili per un importo complessivo, stimato dall'ingegnere Natale Saladino e dall'architetto Giuseppe Giammarinaro, in 1.061.225,00 euro, pari ad oltre la metà dei debiti dell'Ipab. Questi gli immobili che la "Giovanni XXIII" mette in vendita: Lotto di terreno in contrada Birgi Novi (valore 12.300 euro); tre lotti di terreno in contrada Sant'Anna (18.300 euro); lotto di terreno in contrada Culla di Busala (8.500 euro); casetta di civile abitazione sita nel Comune di Vita (12.500 euro). Ed ancora gli immobili dell'Opera Pia "Maria Antonietta Catalano Galfano": un fabbricato a Marsala in via Stefano Bilardello con annesso terreno (336.175 euro) e un lotto di terreno in contrada Chelbi Minori di Mazara del Vallo (673.450 euro). "Con la somma della vendita degli immobili - dice il dottor Ignazio Genna - la Casa di Riposo di Marsala potrà tirare un sospiro di sollievo e guardare con una certa fiducia al futuro. Per di più, con la stipula della convenzione con la Prefettura, dopo l'accoglimento nella struttura di una sessantina di immigrati l'Ente ha un introito di 30 euro a giorno per migrante fino al 31 dicembre. Il che ci ha permesso già di portare il bilancio mensile di ottobre in parità". Inoltre entro il 10 dicembre la Regione dovrà erogare per il personale. "Ce la stiamo mettendo tutta - dice il commissario straordinario - e le condizioni per riuscirci ci sono e sono reali".

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