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Polizia penitenziaria di Trapani, mezzi sporchi e invasi da ratti: il sindacato chiede la bonifica

TRAPANI. Ratti nei «blindati» degli agenti di polizia penitenziaria che prestano servizio alle carceri di San Giuliano.
La denuncia è del coordinatore regionale, nonchè segretario provinciale, della Uilpa Gioacchino Veneziano che ha già provveduto a scrivere una lettera, al Comando dei carabinieri per la tutela della salute, all’Azienda sanitaria provinciale e al Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, per sollecitare un intervento di bonifica dei mezzi adibiti al trasporto dei reclusi, ossia nei cosiddetti servizi di traduzione.
«E’ necessario - dice Gioacchino Veneziano - intervenire al più presto per tutelare la salute degli agenti e dei detenuti. Alcuni giorni fa - rileva il rappresentante sindacale - all’interno di un mezzo blindato, impiegato per un servizio su Palermo, è stata rinvenuta la presenza di escrementi».
Una scoperta che ha subito fatto scattare l’allarme tra gli agenti di polizia penitenziaria. Da qui, pertanto, la presa di posizione dell’organizzazione sindacale.
Vincenzo Gioacchino ha sollecitato, pertanto, il «blocco totale dei mezzi in uso alla casa circondariale trapanese, nonchè l’ispezione di operatori specializzati per appurare se sono state violate le norme e le leggi in materia di salute pubblica», chiedendo, al tempo stesso, che «vengano predisposte delle visite, a carico dell’Amministrazione penitenziaria, per gli operatori e detenuti che hanno utilizzato i mezzi in questione».
Insomma, un’altra emergenza per le carceri di San Giuliano alle prese, ormai da tempo, con la carenza di personale, più volte denunciata dalle organizzazioni sindacali di categoria, e con il sovraffollamento delle celle. Come dire, piove sul bagnato.

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