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Castelvetrano, proteste all’ospedale: "Manca il primario in Cardiologia"

Il medico è andato in pensione, ma l’Asp non l’ha ancora sostituito. Garantite le emergenze

CASTELVETRANO. Un medico va in pensione e il reparto rischia di chiudere. Fioccano le lamentele degli utenti, per alcuni disservizi registrati presso l’ospedale Vittorio Emanuele II di Castelvetrano. Tra medici che vanno in pensione e continui tagli alla spesa sanitaria, i sanitari in servizio, nel nosocomio belicino, stanno diventando sempre meno.  A lanciare l’allarme, il Tribunale dei diritti del Malato di Castelvetrano. L’urgenza, sembra un paradosso, scatta per l’area di Cardiologia.  Di recente è andato in pensione, dopo oltre trent’anni di attività, il primario del reparto Ninni Pompeo e invece di sostituirlo con un altro cardiologo, vista l’utenza, il posto per il momento resterà vacante. In ragione di ciò, molti utenti che hanno bisogno di visite cardiologiche hanno trovato notevoli difficoltà per le cure. Senza dimenticare le urgenze cardiologiche che necessitano di interventi immediati.  Addirittura, «all’ufficio prenotazioni - hanno spiegato dall’ospedale Vittorio Emanuele II - che è possibile prenotare visite in altri ospedali, poiché per il momento, non si possono accettare pazienti non acuti». Sul caso, interviene il consigliere comunale, Giuseppe Berlino che informato da numerosi cittadini, intende presentare una dettagliata interrogazione al sindaco Felice Errante. «La mancanza di personale — afferma Berlino — sta limitando la funzione di numerosi reparti del Vittorio Emanuele II. Al Pronto soccorso, spesso, occorre attendere delle ore per avere una terapia. Un altro assurdo deriva dalla Risonanza magnetica». «Già pronta per l’uso — conclude il consigliere comunale — costata molti soldi non è utilizzata per le diagnosi e tanti utenti devono recarsi altrove. Tutto questo è inaccettabile. Chiederò al sindaco Felice Errante d’intervenire sull’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino». Sul punto anche Pietro Truscelli, presidente del Tribunale per i malati, ha più volte denunciato pubblicamente il mancato utilizzo della struttura diagnostica. Sempre Truscelli, sottolinea che «se non verranno assunti nuovi medici l’ospedale di Castelvetrano andrà in tilt». Infatti, alla normale utenza del Belice, attualmente il nosocomio castelvetranese accoglie i pazienti provenienti da Mazara del Vallo a causa della chiusura temporanea del nosocomio «Abele Ajello» per lunghi lavori di ristrutturazione.  Sulle lamentele evidenziate dagli utenti l'ufficio stampa dell'Azienda sanitaria provinciale di Trapani, contattato per avere chiarimenti in merito, ha fatto sapere che sarà possibile solo nei prossimi giorni avere una replica sulla vicenda della carenza di medici e personale nell’ospedale di Castelvetrano.

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