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Trapani, col Lanciano la partita della rivincita Tedesco: «Una ferita aperta...»

I granata ritrovano la squadra che nel giugno del 2012 gli vietò al Provinciale la promozione in B

TRAPANI. Sabato ritorna Trapani-Lanciano, una sfida che, per i granata, avrà anche un valore più grande da quello dei «semplici» 3 punti in palio. I diversi giocatori ancora nella rosa di Roberto Boscaglia, lo staff tecnico, la dirigenza e i tifosi non possono dimenticare quello che è accaduto il 10 giugno 2012, al Provinciale, nella finalissima play off di Prima Divisione tra Trapani e Lanciano.
Alla vigilia del match l’ex granata Francesco Domicolo, comunemente chiamato Frank in omaggio ai suoi natali californiani, aveva gridato: «Yes we can», il «Sì noi possiamo» famoso in tutto il mondo per Barack Obama. Un urlo che si sarebbe strozzato nella gola dei giocatori del Trapani e dei settemila tifosi che assiepavano gli spalti. Il Lanciano, infatti, vince clamorosamente per 3-1. All’andata era stato 1-1 e al Trapani basta un pareggio per accedere alla serie B (nella stagione regolare si è classificato secondo ed il Lanciano quarto). Va in vantaggio al 1’ con Totò Gambino e al 12' i frentani restano in dieci per l'espulsione di Amenta, ma al 28' Pavoletti, al 66' Sarno e all’83' Margarita firmano la rimonta. Lanciano in serie B e Trapani in lacrime.
Domicolo non giocò quella partita e a fine stagione non sarà riconfermato. In campo però, c’è Giacomo Tedesco che, per sposare la causa granata, ad inizio della stagione 2011-2012, aveva rescisso il contratto che ancora lo legava alla Reggina. Sorprendentemente il Trapani, matricola in Prima Divisione, aveva condotto un campionato favoloso, cedendo, però, nelle ultime due giornate, il comando della classifica allo Spezia che sarebbe stato promosso direttamente in serie B.
«Siamo arrivati un pò stanchi a quella partita e complessivamente al finale di stagione che mentalmente forse non abbiamo saputo gestire - ricorda il centrocampista che è stato anche una bandiera rosanero -. La sconfitta però, è stata bruciante. Per me ancora di più perché avrei potuto fare un altro anno di serie B».
IL SERVIZIO NELL’EDIZIONE DI TRAPANI DEL GIORNALE DI SICILIA DI OGGI

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