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Troppi tombini ostruiti dal fango a Mazara, le strade si trasformano in fiumi

Diverse le chiamate al centralino dei Vigili del fuoco. Il sindaco: «Il depuratore risolverà anche questi problemi»

MAZARA. Non appena piove molte strade della città si trasformano in laghi e fiumi. Da nord a sud, da est a ovest. Strade con dislivelli e buche a volte profonde che nascondono continue insidie, specialmente quando piove.
Le chiamate ai Vigili del fuoco sono innumerevoli, come è successo in questi giorni con temporali di notte e di giorno che hanno creato seri problemi sul lungomare San Vito e nella zona di Tonnarella, dove non ci sono fognature. I tecnici del Comune sono chiamati a verificare l'assorbimento delle fognature anche del centro urbano e la situazione dei tombini perché alcuni sono «murati» dalla melma che fuoriesce e dal fango. Non siamo alle calamità ma il disagio è notevole. Eppure, con l'approvazione del «Piano Comunale di Emergenza» da parte del consiglio comunale, la città si è dotata di uno strumento fondamentale per fronteggiare e superare situazioni pericolose derivanti da calamità naturali che possono verificarsi sul territorio comunale. «A parte i problemi che accadono in alcune zone della città - dice il sindaco Nicola Cristaldi - per l'abbondante pioggia e che potranno essere risolti non appena entrerà in funzione il depuratore, sono molto soddisfatto del lavoro svolto dai nostri uffici , testimoniato non solo dalla redazione del piano molto dettagliato, ma anche dai continui attestati di merito che vengono conferiti alla città per la prontezza e capacità che la macchina organizzativa di protezione civile ha sempre dimostrato». Il piano di emergenza, redatto dall'Ufficio di Protezione Civile di Mazara del Vallo cosi come previsto dalla legge 100/2012, è consultabile nella sezione Protezione Civile del sito ufficiale del Comune all'indirizzo www.comune.mazaradelvallo.tp.it.
All'interno di tale sezione, oltre a consultare il piano di emergenza, è possibile attingere notizie, in tempo reale, in merito alle condizioni meteo previste per la città ma soprattutto sulle norme di comportamento da adottare per ogni tipologia di rischio (sismico, idrogeologico, incidente rilevante). In particolare, in città, si registra, con una certa frequenza, il fenomeno del «marrobbio», che è una repentina, imprevedibile e sensibile variazione del livello del mare con l'acqua che invade le banchine ed i magazzini adibiti al commercio dei prodotti ittici. Questo fenomeno può assumere notevoli proporzioni (sono stati registrati movimenti di ben 150 centimetri) in primavera ed in autunno.

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