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Controlli sui permessi agli invalidi a Marsala, i vigili scoprono contrassegni falsi

Il comandante: «C’è un vasto uso illegittimo del tagliando per la sosta e circolazione»

MARSALA. Un'indagine a tappeto sui permessi di sosta nelle aree riservate agli invalidi ha fatto emergere irregolarità sui contrassegni per la sosta negli appositi stalli. Il Nucleo Operativo Mobile della Polizia Municipale, coordinato dall'ispettore capo Cosimo Marino, e diretto dal comandante dottor Vincenzo Menfi, nel corso di una "mirata" azione volta a fare emergere un inquietante fenomeno, ha sequestrato un cospicuo quantitativo di contrassegni contraffatti. Pare che si tratti un centinaio di contrassegni falsificati per accedere nelle aree a traffico limitato e sostare negli stalli gialli riservati ai soggetti disabili. Alcuni dei contrassegni sequestrati risulterebbero infatti essere rilasciati a persone già decedute ed ancora utilizzati da loro familiari;altri contrassegni sarebbero stati falsificati mediante riproduzione a mezzo scanner; altri ancora (la maggior parte) risulterebbero utilizzati da familiari delle persone alle quali originariamente era stata rilasciata l'autorizzazione. "Abbiamo accertato - dice il comandante Menfi - che c'è un vasto uso illegittimo dei contrassegni di sosta e circolazione dei soggetti disabili. La nostra azione più che repressiva vuole essere preventiva, volta cioè ad evitare che i veri disabili vengano privati di un loro diritto magari trovando lo stallo di sosta occupato da un automobilista che usa il contrassegno falsificato". L'azione del Nucleo Operativo Mobile ha operato in più punti della città e, in modo particolare nei luoghi "più sensibili": nei pressi del cimitero urbano, nell'area di piazza Francesco Pizzo e in altre aree del centro urbano e dell'immediata periferia. Il risultato di questa prima operazione non è solo nel sequestro dei contrassegni falsificati o detenuti illegittimamente, ma anche nella denuncia penale per gli "abusivi". Due le contravvenzioni, per un importo di 84 euro ciascuna, che in tal caso sono state elevate: una infrazione per l'improprio utilizzo del documento e una seconda per l'improprio utilizzo dello stallo di sosta. L'azione del Nucleo Operativo Mobile della Polizia Municipale ha così confermato quelli che da sempre sono stati i dubbi e i sospetti circa i contrassegni per circolazione e sosta dei soggetti portatori di handicap. L'indagine si muoverà anche in un'altra direzione: l'esatto riconoscimento del diritto allo stallo di sosta per soggetto diversamente abile. Basta pensare, infatti, che oggi risultano essere titolari di questi contrassegni per stalli-disabili qualcosa come circa 2.000 persone. Davvero troppe per essere tutte reali.

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