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Mazara, il Patto di stabilità è salvo Tariffa Tia ridotta del 12 per cento

MAZARA DEL VALLO. Più che un bilancio di previsione per il 2013, che sta per finire, si dovrebbe parlare di un consuntivo per l'anno in corso. Ma governi nazionale e regionale hanno ritardato tanto ad emettere le ultime direttive che hanno autorizzato i Comuni a discutere ed approvare il bilancio di previsione entro il 30 novembre.
La giunta Cristaldi ha approvato ieri lo schema dell'importante strumento finanziario che dovrà essere approvato dal consiglio comunale. Sugli aumenti di alcune tariffe, il sindaco Cristaldi mette le mani avanti. «Bisogna tenere conto - dice - del forte aumento di servizi che la nostra città ha assicurato negli anni e che intende incrementare. Naturalmente il denaro non può essere raccolto tra gli alberi della città». Una frase colorita che enuncia i rincari su Imu (seconda casa) e canoni idrici, i quali sono fermi dal 1985 quando era ancora in vigore la lira. «Per il quarto anno consecutivo - continua il sindaco - il nostro Comune si accinge a rispettare il patto di stabilità interno, mantenendo i conti in ordine. Si evita in tal modo lo sforamento che creerebbe danni ingenti in termini di sanzioni, di impossibilità ad effettuare gli investimenti e di mantenimento del personale a tempo determinato».
La manovra complessiva ammonta a 186 milioni 377 mila 135 euro. «Il bilancio elaborato - dichhiara l'assessore al bilancio Vito Billardello - ha tenuto conto del grave momento economico, tutelando le fasce sociali meno abbienti. Per quanto riguarda la Tariffa d'igiene ambientale (Tia), ad esempio, grazie ad un allargamento della base imponibile (più gente che paga) , le famiglie godranno nel 2013 di una riduzione della tariffa d'igiene ambientale ad uso domestico di circa il 12% rispetto al 2012. Per quanto riguarda la maggiorazione dell'Imu per gli altri immobili, che passa dallo 0,84 per mille al 10,1 è stata necessaria per garantire gli equilibri di bilancio. Non si tratta, comunque di aumenti spropositati. Per quanto riguarda i canoni idrici - sottolinea Billardello - erano fermi al 1995 quando il costo della vita e dei servizi era di gran lunga inferiore». I canoni hanno subito un aumento del 40% a metro cubo. Un esempio. «Se l'utente nel 1995 pagava 100 ora pagherà 140. Pertanto - continua l'assessore - abbiamo adeguati i canoni ma, nonostante l'aumento, il costo per ogni metro cubo d'acqua è ancora inferiore rispetto a quello applicato dalla maggior parte dei comuni». Billardello poi spiega: «Per effetto delle diverse manovre finanziarie statali dell'ultimo biennio le risorse economiche assegnate ai comuni nell'anno 2013, a titolo di trasferimenti erariali, hanno subito una forte contrazione, da ultimo per il nostro comune il taglio di oltre un milione e cinquecentomila euro per effetto della spendingrewiew 2013 e del differenziale negativo del fondo di solidarietà. I trasferimenti regionali sono rimasti pressoché invariati».

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