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Cavaliere ciao, il senatore D’Alì si schiera con Alfano

TRAPANI. La Nuova Forza Italia ha preferito una operazione di maquillage, mentre questo è il momento di assicurare il sostegno al Governo. Così il senatore Antonio D’Alì ieri mattina ha spiegato ai fedelissimi, agli amici ed anche a qualche «vecchio amico» come Peppe Poma e Vito Dolce, la sua scelta di aderire al nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Per farlo D’Alì si è ritagliato una domenica «trapanese», impegnato, com’è, con la legge di Stabilità (è uno dei relatori). Immaginare D’Alì fuori da Forza Italia, per lui che nel Trapanese è stato uno dei fondatori ricevendo anche la tessera numero 36 a livello nazionale, è «difficile». «Quello che mi costa maggiormente — spiega D’Alì — è che Forza Italia non replichi, come ci auguravamo, il contenuto di prospettiva e futuro, come avvenne nel ’94, ma che abbia preferito una operazione di maquillage con delle posizione estremiste che non condividiamo. Questo, però, non significa che siamo distanti da Berlusconi, anzi credo che gli daremo una mano d’aiuto per un posizionamento nel centrodestra e del centrodestra nel Paese che porti al consolidamento dei nostri valori».
Poi, ha spiegato quali siano le differenze da Forza Italia. «Noi abbiamo lo stesso modo di vedere il Paese del ’94 — continua —, dalla prospettiva dei moderati. In questi venti anni molte cose sono state fatte, mentre adesso dobbiamo guardare al futuro. Dobbiamo lanciare una classe politica giovane in grado di affrontare queste sfide. Anche con un pizzico di incognita. Ma le difficoltà, in questo caso, fanno crescere». Lo «strappo» con Berlusconi si è consumato pochi giorni addietro, «per cui ho ritenuto doveroso, pur negli impegni dovuti alla legge di Stabilità, informare i nostri collaboratori ed i cittadini. Una posizione nuova da rendere pubblica».
I vertici provinciali dell’ormai vecchio Pdl erano tutti presenti. Da Vito Santoro, coordinatore cittadino di Trapani ed Erice, a Cettina Spataro (responsabile del tesseramento). Oltre ad ex ed attuali assessori comunali (Andrea De Martino) ed i consiglieri cittadini di Trapani ed Erice (Totò La Pica, Nicola Lamia, Felice D’Angelo, Peppe Guaiana e Peppe Ruggirello per il capoluogo e Cettina Montalto e Lella Pantaleo per Erice). Unico assente, ma giustificato perché fuori sede, il vicecoordinatore provinciale del Pdl Ubaldo Ruvolo, anche lui, però, confluito nel nuovo centrodestra. «Negli enti locali abbiamo perseguito sempre una battaglia di contenuti, programmi e proposte ancorati ai valori del centrodestra — continua il senatore D’Alì —. Non so quanto inciderà il messaggio lanciato oggi, ma abbiamo la responsaiblità di portare avanti alcune idee anche in un nuovo contenitore».
D’Alì, quindi, ha individuato due obiettivi da perseguire a breve ed a lungo termine. Nel primo caso «assicurare la stabilità al Governo Letta, cosa che si voleva mettere in discussione. Così avremo il tempo di attuare delle cose importanti ed andare al voto, non prima del 2015, modificando, prima, la legge elettorale e dando la possibilità ai cittadini di giudicare l’operato di questo governo, e delle sue componenti, nella continua differenziazione delle matrioce politiche fra il Pd ed il centrodestra». A lungo termine, invece, l’obiettivo è quello di «elaborare un progetto per lo sviluppo del Paese che affonda le radici nelle liberalizzazioni, nello sviluppo economico, nelle incentivazioni alle imprese e nell’aumento dei consumi attraverso la diminuzione delle tasse. Tutti principi che sarebbero stati messi in discussione con la crisi di governo, con forte preoccupazione dei mercati e, soprattutto, dei cittadini per le ripercussioni».

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