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Airgest, il Comune di Trapani dice sì e raddoppia Il sindaco: «È un segnale concreto»

TRAPANI. Il Comune raddoppia il suo impegno per cofinanziare l'azione promozionale dell'Airgest: da 150 mila a 300 mila euro. Il sindaco Vito Damiano lo ha annunciato nel corso di un nuovo incontro tenutosi in Prefettura. "Una decisone - afferma il primo cittadino - per lanciare un segnale concreto di disponibilità e che, mi auguro, serva da sprone per gli altri Comuni". Durante il vertice, poi, il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Pace ha rivolto a Damiano l'invito di intervenire nei confronti degli esercenti, che beneficiano direttamente ed in maniera evidente del flusso turistico, di contribuire facendo appello al loro senso di responsabilità. Il rinnovo dell'accordo con la Ryanair passa anche attraverso l'istituzione della tassa di soggiorno da parte di tutti i Comuni della provincia, così come auspicato anche durante i vari incontri tenutisi in precedenza. E la delibera per l'istituzione della tassa di soggiorno nel Comune capoluogo è stata al centro dell'ultima seduta del consiglio comunale. L'aula avrebbe dovuto discuterla giovedì sera, ma si è deciso di invertirla con la Tares. Ed il Partito democratico si è subito scagliato contro la maggioranza, accusandola di non voler affrontare l'argomento. "L'istituzione di questa imposta, insieme alla stipula dell'accordo quadro di CoMarketing redatto dalla Camera di Commercio, è ciò che celermente dovrebbe fare l'amministrazione comunale per salvaguardare il nostro aeroporto - spiegano i tre consiglieri del Partito democratico: Nino Grignano, Ninni Passalacqua ed Enzo Abbruscato -. L'aeroporto è troppo importante per il nostro territorio, il comparto turistico, l'economia cittadina tutta, e per i tanti trapanesi emigrati in altre città". Per il Pd "l'amministrazione comunale sembra non percepire l'allarme lanciato dalla Camera di Commercio, dall'Airgest e da Confindustria oltre che dagli operatori del comparto turistico e dalla città tutta, sul rischio di perdere i voli della compagnia low cost Ryanair". Il Pd, pertanto, ha presentato un atto di indirizzo per far in modo che "l'amministrazione comunale sottoscriva l'accordo di CoMarketing per finanziare per i prossimi anni le finalità di Airgest con una parte dell'imposta di soggiorno - continuano i tre esponenti del Pd -. È quindi nostra intenzione presentare un emendamento alla delibera per l'istituzione dell'imposta di soggiorno per fare in modo che a partire dal 2014 e per 5 anni, il 75% di tale imposta con un minimo di 150 mila euro"."Quella del Pd è una bugia senza limiti - ribatte Totò La Pica, capogruppo del Pdl - Forza Italia -. Noi siamo gli unici che difendono l'aeroporto, a differenza del loro governatore che non fa nulla per Birgi. L'inversione era stata decisa per esigenze di ufficio nel corso dell'ultima conferenza dei capigruppo alla quale il Pd non ha partecipato. L'impegno è chiaro e preciso. L'imposta di soggiorno sarà approvata entro la fine dell'anno perché partirà dal primo gennaio. Tutto il resto - conclude La Pica - sono soltanto delle polemiche strumentali".

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