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Campobello, la città si mobilita per aiutare gli immigrati del campo

CAMPOBELLO DI MAZARA. Mentre dal Comune fanno sapere che la firma su un atto amministrativo, che sia ordinanza o delibera con l’impegno di spesa, avverrà forse domani, la macchina della solidarietà e del volontariato a Campobello di Mazara è già riuscita a fare passi da gigante. Ieri mattina - grazie alla disponibilità della Fondazione San Vito Onlus e a un cittadino che ha messo a disposizione il proprio recinto - è stata montata la tenda da campo che già nel pomeriggio ha iniziato ad ospitare il presidio medico gestito dalla Croce Rossa Italiana.
La notizia che la commissione straordinaria al Comune di Campobello di Mazara (presieduta dal vice prefetto Esther Mammano) si sta muovendo si è avuta venerdì pomeriggio per via indiretta dalla stessa Croce Rossa. Nelle more di definire gli atti, a chiedere all’ente pubblico un intervento per i 500 migranti accampati da settimane in contrada Erbe Bianche – senza servizi, con tende di fortuna, in mezzo ai rifiuti e all’eternit – è stato telefonicamente il commissario Massimo Signorelli che, già da una settimana ha tra le mani il reportage della Croce Rossa e anche il preventivo di spesa (di circa 4 mila euro) per attivare una tenda con presidio medico, acquistare i farmaci, pagare i rimborsi ai medici e per poter installare le docce.
La Croce Rossa, col suo presidente provinciale Laura Rizzello, è stata incaricata dalle associazioni di volontariato del territorio come ente coordinatore dell’intervento, durante due assemblee pubbliche. «Se da un lato si registra la buona volontà di volontari e cittadini, dall’altro si assiste alla lentezza della burocrazia» mastica amaro Massimo Fundarò, presidente regionale di Sel che con l’onorevole Erasmo Palazzotto martedì scorso ha incontrato proprio Signorelli.
Le associazioni di volontariato speravano una risposta più immediata dal Comune, ma è passata un’altra settimana. La macchina della solidarietà, intanto, in attesa che le istituzioni facciano la loro parte, si è messa già in moto gratuitamente: la Fondazione San Vito Onlus ha messo a disposizione la tenda, altri ancora automezzi e poi c’è la piena collaborazione di: Agesci, Azione Cattolica, Age, Caritas parrocchiali, Cif, Libera, “Campobello Comune Virtuoso” e tante altre associazioni del territorio.
L’unico intervento predisposto dalla commissione straordinaria è stata l’installazione di una fontanella con l’acqua e un recipiente (non più utilizzato) di duemila litri per una popolazione di 500 migranti subsahariani. 

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