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Trapani, l’amministratore apostolico va via I fedeli: «Ha indicato la giusta strada»

TRAPANI. «La bonomia della sua origine emiliana, la calma, probabilmente appresa sulle acque del suo amato lago di Como, l'”italum acetum” coltivato a Roma e la tagliente ironia toscana esercitata a Pisa, si sono coniugati, in una formula felice, con i tratti positivi dell'anima siciliana, vincendo ogni indolenza, scavalcando ogni diffidenza, restituendo leggerezza e vigore all'azione pastorale, e conquistando la simpatia anche dei lontani e dei non credenti».   È il «ritratto» dell’Amministratore apostolico Alessandro Plotti che il vicario generale don Liborio Palmeri ha effettuato durante la «Festa della Dedicazione della Chiesa Cattedrale» che ha anche rappresentato il saluto della comunità diocesana al prelato che, nei prossimi giorni, lascerà il posto al nuovo vescovo Pietro Maria Fragnelli.   Il programma dell’ingresso in Diocesi del nuovo capo della Chiesa trapanese sarà presentato oggi alle 11.30 in Episcopio, nel salone dei vescovi, da monsignor Plotti e da direttore dell’Ufficio liturgico don Alberto Giardina. Plotti qualche giorno dopo l’ingresso di Fragnelli lascerà la città e tornerà nella sua residenza privata a Roma.   L’Amministratore apostolico si era definito un «vescovo rottamato», ma l’impegno, ed il risultato che ne è conseguito, per ricostruire un’immagine in termini di credibilità di un «palazzo» che era stato scosso dalle fondamenta dalle vicende che hanno portato alla sospensione «a divinis» di don Ninni Treppiedi e all’allontanamento del vescovo Francesco Micciché hanno dimostrato, ha sottolineato, don Liborio Palmeri che Plotti «a dispetto della sua battuta», non era affatto «un vescovo "rottamato"», piuttosto «in sosta forzata, con la carrozzeria un pò ammaccata, ma con i motori ancora rullanti, e la mano pronta e sicura sul volante».   Sicché, nonostante l’età avanzata «s'è messo alla guida della nostra Chiesa - ha detto monsignor Palmeri -, le ha indicato subito la giusta direzione e l'ha riportata sulla carreggiata». All’Amministratore apostolico, il vicario ha dato inoltre atto di avere «subito compreso infatti che la nostra Chiesa non era quella delle insinuazioni e delle maldicenze e che alcuni fatti, seppur gravi, pur avendolo ferito, non avevano intaccato l'integrità del corpo ecclesiale». Col lavoro di Plotti che si è mosso «ritessendo, per quanto possibile, trame di relazioni strappate e curando dolorose ferite con il balsamo della pazienza», così «la nostra Diocesi è tornata a sorridere», ha concluso monsignor Palmeri.   A ricordo della sua esperienza di Amministratore apostolico della Diocesi a monignor Plotti è stata donata una riproduzione della Madonna di Trapani in ceroplastica.  Fra gli ospiti della «Festa della Dedicazione della Chiesa Cattedrale» anche l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario del Costa Rica presso la Santa Sede, Fernando Felipe Sanchez Campos.

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