TRAPANI. Centottantacinque nuovi avvisi di mobilità che si aggiungono ai 351 licenziamenti già effettuati. Sempre più preoccupante la crisi occupazionale che riguarda il Cefop con i lavoratori che scelgono in prima persona l'offerta presentata da "Marenostrum", una delle due ad aver presentato una proposta per l'acquisizione del Cefop. "Marenostrum - precisano i dipendenti in una nota - ha presentato un'offerta che garantirebbe tutto il personale, 620 persone, mentre quella presentata dal Cerf prevede l'assunzione solo di 378 persone e la stessa, inoltre, è giunta oltre l'orario stabilito".
I dipendenti del Cefop, pertanto, sottolineano come i lavoratori rimasti in servizio "non vengono meno ai propri doveri contrattuali - spiegano -. Manteniamo le sedi aperte, erogando un servizio altamente efficiente, ci immoliamo ad un enorme sacrificio poiché non abbiamo ormai corrisposte quasi 5 mensilità". Gli stessi lavoratori "che per recarsi nei posti di lavoro devono sostenere costi non indifferenti, ormai esasperati, distrutti economicamente, fisicamente e moralmente. Lavoratori - continuano nella lettera - a cui non sono state versate tutte le settimane contributive di gennaio nonostante le richieste di rettifica, a cui non sono stati inseriti gli assegni familiari nonostante le numerose segnalazioni. Lavoratori che, pur non essendo stati licenziati, sospesi o messi in mobilità, da gennaio a maggio, periodo nel quale le retribuzioni sono state erogate, si ritrovano ad avere percepito mensilità decurtate o, addirittura, a no averle percepite per niente".
Nella loro nota i dipendenti del Cefop, quindi, precisano come, a fronte delle offerte pervenute, i commissari che guidano il Cefop, "non si esprimono a favore di Marenostrum, lasciando intendere che l'offerta non corrisponda ai requisiti richiesti". Abbiamo cercato di metterci in contatto con i commissari del Cefop, ma non siamo riusciti ad ottenere una replica.
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