TRAPANI. Di "Super Mario", nel mondo del calcio, ce ne sono altri più famosi e più ricchi di lui. Ma Mario Pacilli, nel suo piccolo, a diventare il "Super Mario" del Trapani ci punta, eccome. Il suo inizio di stagione è stato un crescendo: partito dalla panchina si è fatto spazio, "a gomitate", tra la "folla" di esterni dell'organico granata fino all'ottima prestazione di sabato contro lo Spezia. Una partita nella quale, peraltro, è stato, tra i granata, il giocatore che ha cercato di più il gol, tirando cinque volte a rete, una in più dello stesso bomber Matteo Mancosu. I suoi tentativi, però, come gli assist, i dribbling e persino qualche colpo di testa (lui che è tutt'altro che un gigante) non hanno avuto la sorte che avrebbero meritato e non sono valsi a modificare il risultato di 1-1 maturato dopo una diecina di minuti del secondo tempo.
«Risultato ingiusto - afferma, senza mezzi termini, Pacilli -: il pareggio ci sta stretto perché, oltre a quella del rigore, di grandi occasioni lo Spezia non ne ha avute mentre noi abbiamo provato diverse conclusioni, ma non è andata bene. Forse avremmo dovuto essere più cattivi, ma la partita l'abbiamo fatta noi ed era stata impostata nella maniera corretta. Le esperienze di Modena e Siena ci hanno maturato - continua, in riferimento a due delle tre consecutive sconfitte che hanno preceduto gli ultimi tre pareggi di fila dei granata - e la partita non poteva essere che quella. Siamo, dunque, sulla giusta strada. Il gioco c'è, i tre punti arriveranno».
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