Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Vittorio Morace è cittadino onorario Rinuncia il prefetto Fulvio Sodano

TRAPANI. Vittorio Morace da ieri pomeriggio è cittadino onorario trapanese. Il consiglio comunale l’aveva già votato in precedenza e ieri c’è stata la consegna della cittadinanza onoraria al patron del Trapani che ha permesso alla maggiore squadra di calcio della città di raggiungere, per la prima volta negli oltre cento anni di storia del club, la serie B. Niente cittadinanza onoraria, invece, all’ex prefetto Fulvio Sodano il quale, così come aveva annunciato nel momento in cui il Consiglio diceva sì alla cittadinanza onoraria, non si è presentato ieri, confermando, pertanto, la sua rinuncia.
«Già mi sentivo trapanese ed oggi il legame con la città si è consacrato — sono state le prime parole di Vittorio Morace, napoletano di nascita, residente a Valderice ed adesso anche cittadino onorario di Trapani —. Sia io che la città abbiamo dato tanto ed oggi il nostro legame è stato suggellato». Poi, stuzzicato sul calcio e sull’avventura del Trapani in serie B, partita con 8 punti in quattro partite e proseguita con 2 nelle seguenti cinque, Morace, con la sua «schiettezza», spiega di non essere preoccupato perché «io ho sempre detto, da sempre, che fin quando il calcio è fatto bene bisogna essere contenti. Poi, ne sono sicuro, i risultati verranno». E sul futuro della società, con accanto la moglie Anne Marie Collart, annuncia «quest’anno rimaniamo in serie B. Dall’anno prossimo penseremo ad altre mete...».
Morace è giunto a Palazzo Cavarretta, sede del Consiglio e dove ha trovato anche un gruppo di ultras, oltre che con la moglie, in compagnia del direttore sportivo Daniele Faggiano e, subito dopo, sono giunti anche i giocatori capeggiati dal tecnico Roberto Boscaglia e dal team manager Massimo Lo Monaco. Dal capitano Luca Pagliarulo a Milan Djuric, da Luca Nizzetto a Nino Daì per proseguire con Andrea Feola, Giusto Priola e tanti altri. Tutti quanti hanno assistito alla cerimonia, la prima nella storia della città, aperta dal presidente del consiglio comunale Peppe Bianco il quale ha voluto rivolgere, però, il primo pensiero all’ex prefetto Fulvio Sodano. «Sono amareggiato per la sua decisione di non accettare la cittadinanza onoraria — ha spiegato Bianco il quale si era rivolto a Sodano anche in forma privata con l’intento di fargli cambiare idea —, però credo che nulla si possa imputare a questo consiglio comunale che ha lavorato seguendo le regole. Abbiamo istituito il regolamento e poi l’abbiamo concessa. Sono davvero dispiaciuto». Poi, però, si è soffermato su Vittorio Morace. «Un uomo che merita tantissimo e non soltanto per i risultati della squadra di calcio — spiega —. Noi possiamo essergli vicini ed abbiamo voluto riconoscergli la cittadinanza onoraria per dimostrargli tutto il nostro affetto».
Critico, invece, è stato l’atteggiamento dei consiglieri del Partito democratico con Passalacqua che avrebbe voluto esprimere il proprio pensiero, con riferimento all’ex prefetto Sodano. Ma il presidente Bianco non lo ha permesso e, nel momento in cui lo stesso Bianco comunicava la rinuncia di Sodano, Passalacqua, insieme a Grignano e ad Abbruscato, si è lasciato andare ad un applauso «rivolto a Fulvio Sodano» ha subito precisato il consigliere del Pd.

Caricamento commenti

Commenta la notizia