TRAPANI. Trapani è la città con la maggiore produzione di rifiuti, 472 chili per abitante l’anno, e nel corso degli ultimi sette anni c’è stato un incremento del 2%. Sono questi alcuni dei principali dati pubblicati dal Comieco che ha messo a confronto sei città del Sud già nel mirino per quanto riguarda i rifiuti.
Le sei città prese in esame sono state Napoli, Salerno, Reggio Calabria, Cosenza, Palermo e Trapani con quest’ultima che, come evidenzia il Comieco è l’unica ad aver aumentato la produzione dei rifiuti dal 2005 al 2012. Anche se i 472 chili per ciascun abitante sono sempre sotto la media del Sud Italia, pari a 495 chili. Ci sono, però, anche i dati positivi, a cominciare dalla raccolta differenziata che è raddoppiata passando dal 9 al 18%, mentre, sempre nello stesso periodo, è raddoppiata anche la quantità di carta e cartone che sono stati raccolti, con una percentuale del 33%. La stima del Comieco, quindi, prevede che in città la raccolta possa aumentare di 3 volte nel corso dei prossimi anni. Tasto dolente, invece, la Tarsu che nel 2012 è stata pari a 283 euro l’anno a famiglia con un incremento, rispetto al 2007, del 55%.
«La ricerca condotta mostra un’evidente difficoltà delle amministrazioni del Sud a riscuotere le tariffe di gestione dei rifiuti — spiega Edo Ronchi, presidente della fondazione per lo sviluppo sostenibile —. L’analisi dei bilanci delle città registra in alcuni casi alti livelli di insolvenza che penalizzano il finanziamento del servizio di raccolta dei rifiuti, ostacolando il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e quelli di riciclaggio».
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