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Gibellina, niente fondi La piscina rimarrà chiusa

Frequentata da circa 500 utenti rischia di rimanere inutilizzata ancora per lungo tempo

GIBELLINA. "Non siamo nella possibilità di garantirne l'apertura né di programmarne l'utilizzo nell'imminente futuro". Sono queste le parole di Antonino Candela, dirigente del settore "Lavori Pubblici della Provincia riguardo la riapertura della piscina di Gibellina, chiusa nel giugno 2012. La struttura, frequentata da circa 500 utenti rischia di rimanere chiusa ancora per lungo tempo.
"Attualmente - continua Candela - la Provincia non ha i mezzi economici per sostenere l'apertura della struttura. La Megaservice, la società partecipata affidataria dell'impianto, è stata sciolta per disequilibri di bilancio e i lavori per la riapertura della piscina, con le relative opere di manutenzione ordinaria e straordinaria da effettuare, sono molto onerosi. I mancati trasferimenti erariali da parte della Regione e dallo Stato, inoltre, rendono a oggi improbabile anche una possibile convenzione per la gestione esterna".
Sulla vicenda, attualmente sembra impossibile da parte della Provincia, mettere in atto qualsiasi intervento amministrativo. "A seguito dell'abolizione delle province, - asserisce il Dirigente - è ancora poco chiaro, se la piscina sarà trasferita alla Regione o del futuro Consorzio dei Comuni".
 A nulla sembra essere valsa fino ad oggi la disponibilità data a gennaio da parte della Commissione Sport, Turismo, Spettacolo e Manifestazioni ad affidare temporaneamente, in comodato d'uso, la gestione dell'impianto all'Unione Valle del Belice.
"I sindaci - come precisa Salvatore Tarantolo, presidente delle Unione - non hanno finora posto la giusta attenzione alla problematica, e, in un primo consiglio, la scarsa valutazione delle conseguenze sul piano sociale, sportivo ed economico all'interno del territorio già fortemente provato, li ha portati a rifiutarne la gestione congiunta. La questione verrà comunque riesaminata, poiché rappresenta un servizio essenziale su cui oltre 2000 cittadini hanno posto la propria sottoscrizione e che non può essere assolutamente ignorata".

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