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Trapani, il Comune non avvia i progetti: «Non rispettati gli impegni»

TRAPANI. Il Comune non ha avviato al lavoro i 90 cittadini bisognosi che dovevano beneficiare dei progetti di pubblica utilità, previsti dal regolamento di assistenza economica. In graduatoria erano presenti 96 cittadini che si trovano a vivere un momento di grandissima difficoltà economica e, in base al regolamento, i primi 90 dovevano ritornare nel mondo del lavoro per un periodo di tre mesi con una retribuzione di 380 euro al mese.


Una cifra minima, ma che, «al tempo stesso, permette a chi non lavora da diverso tempo, di ritornare ad essere nuovamente impegnato e di poter beneficiare di un minimo di reddito indispensabile per il suo sostentamento — afferma Enzo Abbruscato, capogruppo del Partito democratico —. La graduatoria era stata stilata nel gennaio scorso ed i fondi erano stati individuati nello scorso bilancio, anche grazie agli emendamenti che presentai nel momento in cui lo strumento economico approdò in aula. Oggi, invece, scopriamo che il Comune ha deciso di non rispettare quanto previsto perché il dirigente, non avendo la copertura finanziaria, ha deciso di non firmare l’atto. Ritengo quanto accaduto qualcosa di davvero scandaloso».


Per Abbruscato, infatti, «nel consolidato dello scorso anno le somme c’erano, e poi esiste anche un atto di indirizzo dell’assessore e del sindaco — continua —. In questo modo vengono disilluse le speranze di chi faceva affidamento su questo lavoro. E poi, è vero che le amministrazioni devono redigere i bilanci a novembre per i tagli di Regione e Stato, ma è pur vero che l’amministrazione deve fare delle scelte. Se i fondi a disposizione sono inferiori si può garantire il lavoro per un periodo inferiore o per un numero minore di cittadini».
«È una situazione che stiamo verificando con gli Uffici dei Servizi Sociali — precisa il sindaco Vito Damiano —. Faremo di tutto per venire incontro alle esigenze dei cittadini bisognosi». A.Tr.

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