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Castellammare, individuati gli scarichi a mare Ora è necessario il depuratore

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Scarichi fognari direttamente alla cala marina, causa di odori nauseabondi ed inquinamento. Un problema che da decenni è presente nella frequentata zona, ormai piena di attività come bar e ristoranti che in estate diventa una fogna a cielo aperto.


Ma il problema sembra essere parzialmente risolto, poichè il settore lavori pubblici dell'ufficio tecnico comunale, è riuscito ad individuare numerosi scarichi fognari delle attività commerciali che, invece di arrivare nel pennello a mare oltre il molo foraneo, scaricavano dentro la stessa cala marina. I fatti erano chiari da tempo ma occorreva individuare gli scarichi. Il dirigente del settore Lavori Pubblici, Simone Cusumano, spiega che l'individuazione degli scarichi è stata possibile con un lavoro di squadra tra ufficio tecnico, Suap e polizia municipale, già intenzionata a trovare altri scarichi fognari non regolari.


"I lavori, eseguiti dalla ditta Di Giorgi di Alcamo, dretti dal geometra Stabile, proseguiranno nelle prossime settimane -spiega l'ingegnere Cusumano in una nota- per individuare eventuali ulteriori antichi scarichi fognari realizzati in via Zangara in cuniculi sotterranei naturali in cui poterebbero caricare (anche all'insaputa dei proprietari), anche case di civile abitazione realizzate nel secolo scorso che prospettano sulla stessa via Zangara".


A giugno era già stata riqualificata cala marinella, canalizzando in fognatura pubblica gli scarichi delle case che confluivano direttamente a mare. L'attenzione dell'ufficio alla zona portuale rappresenta un importante passo avanti ma il problema deghli scarichi non è certo risolto ed il depuratore rimane l'unica soluzione definitiva possibile. Attualmente i liquami vengono versati in mare tramite una condotta sottomarina inefficiente e Castellammare rientra nella procedura di infrazione comunitaria per l'assenza di depurazione.


Il dirigente dell'utc afferma: "nel frattempo procedono tutte le attivita' propedeutiche per la costruzione del depuratore in caverna da ubicare alla radice del molo foraneo (già finanziato con 23 milioni di euro, comprese le fogne a Scopello, ndr). Attualmente sono in corso le indagini geologiche e geotecniche prescritte dal dipartimento dell' Università di Palermo".

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