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Alcamo, «movida» rumorosa Tornano le proteste dei residenti

ALCAMO. Movida eccessivamente rumorosa e fuori dalle regole nelle ore notturne. Necessità di prevenire reati quali furti, scippi, borseggi, rapine e di tenere sotto controllo vandalismo, comportamenti sconsiderati o criminali, da parte di ubriachi, drogati e quant'altro mini alle fondamenta la sicurezza nel territorio. Accuse all'amministrazione comunale e agli enti competenti in materia, chiamati a impegnarsi concretamente per fare rispettare elementari norme di senso civico che siano valide per tutti. Il ritornello è ormai noto e sempre attuale, ad Alcamo, e il gruppo Abc in consiglio comunale ieri ha presentato un'interrogazione su tale argomento. L'amministrazione comunale, dalla quale, al di là delle tante dichiarazioni, si attendono provvedimenti fattivi, può rispondere in parte con il recente via libera, dopo mesi di stop, al progetto di videosorveglianza che era stato già approvato, con delibera della giunta Bonventre, nel mese di agosto dello scorso anno. A novembre era stata aggiudicata in via provvisoria la procedura aperta all'impresa Grasso Forniture srl di Catania. Si chiama "Occhio elettronico per la sicurezza", per un importo complessivo di 350 mila euro. Abc, intanto, sollecita l'amministrazione "sui disagi nel centro storico per i cittadini residenti e per i gestori di attività commerciali. Da tempo - si legge infatti nell'interrogazione - la cosiddetta "movida alcamese" è motivo di continue lamentele da parte dei cittadini che abitano nel centro storico, a causa dei continui e gravi disagi che rendono insostenibile la vita quotidiana in quelle aree della città, soprattutto nelle ore notturne. Per tutelare l'interesse delle attività commerciali, che sviluppano economia nel territorio, attirando anche gente di altre città vicine, da parecchio tempo e da più parti si è chiesto all'amministrazione di provvedere a regolamentare la questione, mediando tra i contrastanti interessi dei residenti e degli esercenti. Il Comune non ha ancora predisposto nulla", dicono i consiglieri di Abc che propongono inoltre di "istituire un presidio di polizia municipale al palazzo di città, così da garantire un controllo ancora più diretto ed efficace". Già il sindaco Sebastiano Bonventre si è espresso così: "Ritengo che occorra trovare un punto di equilibrio tra le lamentele che, giustamente, vengono fatte dai residenti nel centro storico, e la necessità, da parte degli esercenti e commercianti che rispettano le regole, di lavorare. Se c'è bisogno di maggiori controlli, si chiamino i vigili urbani. E in caso di anomalie si facciano segnalazioni". Il dibattito resta aperto.

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