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Un'altra sconfitta per il Trapani: col Siena ko per 2 a 1

TRAPANI. Il calcio è bello perché è vario, concede episodi comici e soprattutto si conclude spesso nella maniera diversa rispetto a quello che si è visto in campo. Queste parole si addicono all’incontro giocato fra Siena e Trapani nel quale i padroni di casa grazie ad un regalo arbitrale e ad un isolato guizzo finale hanno conquistato tre punti che rappresentano per loro un prezioso diamante trovato fra la pochezza della prestazione offerta. Un due a uno finale per il Siena che rappresenta la terza immeritata sconfitta del Trapani, autore di prove interessanti dagli sconcertanti risultati finali. E ha ragione mister Roberto Boscaglia quando afferma che “non potrà andare sempre così perché sarebbe soprattutto la fine del gioco del calcio”. A Siena il primo episodio è da registrare al 23’ dopo che le due formazioni si erano controllate a vicenda senza crearsi pericoli di sorta. Un tiro da fuori area di Paolucci veniva pizzicato dal difensore granata Luca Pagliarulo e il pallone andava a toccare prima la traversa e poi il palo alla sinistra del portiere stesso al quale la sfera di cuoio rimbalzava tra le braccia. Sembrava un pericolo scampato ma improvvisamente il guardalinee segnalava all’arbitro la rete. Incredibile ! Il direttore di gara concedeva il gol al Siena tra l’incredulità generale e le proteste dei giocatori granata. Nulla da fare. Per i padroni di casa un regalo grosso quanto una casa. Dopo l’esperienza del turno precedente con la scarsa direzione arbitrale di un certo Maresca di Napoli, per il Trapani tornava l’incubo di decisioni arbitrali veramente da circo. La squadra di Boscaglia incassava il colpo e ripartiva. Al 27’ Pacilli fiondava bene impegnando il portiere che salvava in angolo. Cinque minuti dopo era Mancosu ad avere la buona occasione in area ma invece di concludere cincischiava troppo. Al 43’ l’arbitro fischiava un penalty in favore dei trapanesi per fallo di Feddal il quale veniva pure espulso in maniera diretta dopo aver mandato a terra Mancosu. Quest’ultimo s’incaricava della battuta e freddava La Manna per il momentaneo pareggio. Nella ripresa il Trapani prendeva in mano le redini del gioco. Al 55’ Nizzetto si liberava bene in area ma non trovava l’attimo giusto. Due minuti dopo lo stesso giocatore sparava al volo di prima intenzione raccogliendo un cross di Rizzato ma era bravo il portiere a non farsi sorprendere. Al 63’ lampo del Siena su calcio piazzato di Giannetto che colpiva la traversa. Al 67’ il Trapani andava vicino al vantaggio con un ravvicinato colpo di testa di Caccetta ma il guardiapali compiva il miracolo. Sull’azione seguente Garufo dalla destra sparava una rasoiata che veniva deviata sui piedi di Pagliarulo, in area, il quale indirizzava in porta a colpo sicuro però trovava il piede di un difensore. Sembrava che da un momento all’altro il Trapani dovesse passare. Intanto Boscaglia a tal proposito inseriva prima Iunco e poi Djuric. E i suoi continuavano a premere contro un Siena dall’aspetto spento a difendere il pari. Era Mancosu al 83’ che da buona posizione in area sprecava tutto. Poi al 93’ su un errore in fase di possesso c’era la ripartenza del Siena che con un’ azione  Rosina-Giannetto (colpo di testa) siglava la beffa per la formazione granata.     


L’allenatore granata Roberto Boscaglia è abbastanza sereno e senza mezzi termini fa capire che il risultato è nettamente bugiardo dichiarando che “il Trapani ha offerto una buonissima prestazione contro una formazione d’alto livello. Dopo una rete inventata dalla terna arbitrale abbiamo purtroppo nel finale peccato un po’ nel possesso palla e il Siena in fase di ripartenza ci ha puniti. Pazienza. Sono comunque soddisfatto della prova dei miei. Non potrà andare sempre così. Torneremo ad allenarci serenamente rivedendo qualche situazione e cercando di puntare il dito su quale che errore commesso oggi. Tre sconfitte di seguono non ci demotiveranno sicuramente. Questo sarebbe potuto accadere nel caso in cui il Trapani avrebbe offerto prestazioni scadenti ma siccome siamo ancora una volta usciti a testa alta non ci creiamo determinati problemi. Non ditemi che la serie B è questa perché se fosse veramente così significherebbe la fine del calcio”. 

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