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Sono quasi 2 mila gli alunni disabili a Trapani, insufficienti gli insegnanti di sostegno

L’ufficio scolastico provinciale ha già avanzato una formale richiesta alla Regione per altri settanta docenti rispetto a quelli già incaricati

TRAPANI. Gli insegnanti di sostegno in servizio nelle varie scuole della provincia non sono in numero sufficiente. Molti ragazzi disabili, infatti, rischiano di non essere seguiti in modo corretto e, per questo motivo, l’Ufficio scolastico provinciale ha avanzato una richiesta di 70 posti aggiuntivi di docenti di sostegno.
«Posti che sono necessari — afferma Eugenio Tumbarello, segretario provinciale Uil scuola —. L’Ufficio scolastico sta inviando tutta la richiesta, unitamente alla documentazione di ciascun alunno disabile. Mi auguro che la Regione, però, non faccia come negli anni passati quando la dotazione è stata dimezzata rispetto alle aspettative».
I posti aggiuntivi richiesti riguardano tutti i gradi della scuola: dall’Infanzia (7,5) alla Primaria (31,5) alla Secondaria di Primo grado (5) e la Secondaria di Secondo grado (25,5). Si è giunti a questi dati in quanto l’Ufficio scolastico provinciale ha attuato una vera e propria rivisitazione complessiva dei disabili, scuola per scuola, con l’obiettivo di rispettare la normativa vigente in materia per quanto riguarda l’integrazione degli alunni. Ed al 18 settembre il numero totale degli alunni disabili iscritti in tutti gli istituti della provincia ammontava a 1.904, 1.196 con handicap leggero e 708 con handicap grave. Nello specifico, nella scuola dell’Infanzia sono presenti 120 alunni disabili (42 leggero e 78 grave), nella scuola Primaria 684 (414 leggero e 270 grave), nella Secondaria di Primo grado 538 (360 leggero e 178 grave) e nella Secondaria di Secondo grado 549 (371 leggero e 179 grave) cui si devono aggiungere i 12 (9 leggero e 3 grave) iscrittisi a seguito della chiusura degli istituti scolastici provinciali.
«Una volta che l’Ufficio scolastico regionale inoltra la richiesta dei nuovi posti al ministero si apre una verifica con i dati giunti dalle altre regioni — continua Tumbarello — ed i numeri della Sicilia sono sempre superiori rispetto a quelli del resto d’Italia». Il sospetto, pertanto, è quello che in Sicilia le certificazioni per le disabilità vengano rilasciate con maggiore facilità rispetto che nel resto del Paese. «Ma non è così in quanto devono essere considerati anche gli handicap dovuti ai flussi migratori. Tra gli immigrati che raggiungono le nostre coste, infatti, sono presenti anche ragazzi disabili».
La speranza, pertanto, è quella di poter ottenere un numero tale di posti aggiuntivi di sostegno, in deroga, che consenta di incrementare il numero di ore cui un insegnante sta a contatto con i disabili. Al momento, con il rapporto un docente ogni quattro studenti, l’insegnante può dedicare soltanto 4,5 ore a settimana al ragazzo. «Con l’arrivo di altri insegnanti di sostegno, invece, la situazione potrebbe migliorare — conclude Tumbarello — evitando anche il possibile contenzioso che si verrebbe a verificare nel momento in cui le famiglie ritenessero inadeguato il rapporto di assistenza per i propri figli disabili».

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