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Pronto soccorso, medico minacciato deve fuggire a Castelvetrano

Il dottore è riuscito a sottrarsi all’aggressore uscendo da una porta secondaria

CASTELVETRANO. Momenti di paura per un medico del Pronto soccorso di Castelvetrano, costretto a fuggire mentre stava curando un paziente all’interno della struttura, per sottrarsi alle ire di un uomo che gridava di volerlo ammazzare. Il protagonista il noto medico del Pronto Soccorso Pippo Giammarinaro, che, grazie al pronto intervento del personale è riuscito a fuggire dalla porta secondaria del presidio medico e a mettersi in salvo. Il fatto è avvenuto domenica scorsa alle 12,30 circa mentre lo stesso professionista si stava prendendo cura di un signore di Partanna che era finito sul selciato a causa del cavallo del suo calesse, che imbizzarritosi aveva fatto scaraventare l’uomo sul manto stradale della via Milano a Partanna, che per fortuna adesso sta meglio. Improvvisamente dall’aerea del triage sono arrivate delle grida di un uomo tale A.S che premeva per entrare per parlare con il dottore Pippo Giammarinaro, che a suo dire avrebbe trascurato qualche giorno prima il figlio dopo una rovinosa caduta,a seguito di un incidente, che lo avrebbe portato a trasferire quest’ultimo in un altro nosocomio per essere operato, visto la mancanza di posti letto a Castelvetrano. Una decisione comunque pare presa dall’ortopedico di turno e non dallo stesso Pippo Giammarinaro che in effetti si era prodigato per trovargli una sistemazione. Il papà del giovane è stato fermato tempestivamente dagli infermieri, che gli hanno impedito di entrare nella sala del Pronto Soccorso. Il paziente che era sul lettino è rimasto per qualche tempo solo ,visto che di turno c’era solo il medico castelvetranese. Sono stati chiamati immediatamente i carabinieri, mentre le grida e le minacce dell’uomo impaurivano i presenti,molti dei quali si allontanavano dal Pronto Soccorso. Poi prima dell’arrivo dei militari l’uomo si allontanava.Il tutto sarebbe comunque stato ripreso dal sistema di video sorveglianza mentre il medico pare abbia denunciato il tutto, e si profila anche il reato di procurata interruzione di pubblico servizio, visto la necessità di dovere abbandonare un paziente critico. Non esiste al Pronto Soccorso nessun presidio di sorveglianza, affidata solo ad un servizio di Vigilanza che interviene quando arriva la chiamata. Questo è stato recentemente voluto dall’Asp,mentre la presenza fisica del personale avrebbe più effetto.

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