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Una «laurea per i poveri», in Ecuador cinque giovani marsalesi tagliano il traguardo

MARSALA. Un ponte di solidarietà tra Marsala e l'Ecuador fornisce strumenti di sviluppo culturale ai giovani in difficoltà economiche grazie al progetto "Una Laurea per i poveri", promosso dall'associazione Amici del Terzo Mondo. A raccogliere i frutti di un lavoro durato anni è stato don Enzo Amato che di recente è ritornato in Ecuador (Paese in cui è stato missionario per 18 anni) per condividere la gioia con cinque giovani laureati del progetto finanziato grazie alle varie attività svolte dell'associazione marsalese e al 5xmille.


Il cammino è iniziato nel 2000 quando è stata inaugurata a Quito una casa per accogliere giovani studenti universitari provenienti della provincia di Esmeraldas, una delle più povere del paese. L'opera è stata realizzata grazie al sostegno economico della Caritas Diocesana di Mazara ed è stata chiamata: Fraternità Universitaria Madonna del Paradiso. Sono passati 13 anni da quando don Pino Alcamo e don Antonio Civello hanno tagliato il nastro per dare via a una esperienza di speranza per tanti giovani.


Di recente cinque di questi hanno concluso il loro cammino di formazione accademica nell'università statale di Quito. Si tratta di Ronald, 26 anni, proveniente dall'isola di Muisne, laureato a luglio in ingegneria informatica, lavora in una impresa di software; Juan Hernando, 27 anni, di Limones, laureato il 16 luglio in economia e commercio e lavora nell'ospedale San Josè di Quito, in amministrazione. Jesus, anni 31, di Limones,dal 4 luglio è ingegnere informatico e lavora in una impresa a Quito. Rodrigo di San Lorenzo è diventato medico e lavora nell'ospedale di Atacames. Daniel, nato a Quito, da genitori di Limonessta studiando per l'esame conclusivo di Medicina, dopo aver fatto la pratica nell'ospedale di Santo Domingo, e si laureerà il 25 ottobre; per finire con Ramiro, 24 anni, di Quito, che terminerà gli studi in Italia il 17 ottobre con la specializzazione in economia internazionale nell'Università Firenze.


"L'idea che ha sempre sostenuto quest'opera - ha detto don Enzo Amato al ritorno dal suo viaggio in Ecuador durato un mese - è formare giovani provenienti da famiglie poveri, capaci di costruire una società giusta con i valori evangelici di solidarietà per una civilizzazione dell'amore". Oggi, per mantenere la Fraternità universitaria Madonna del Paradiso occorrono circa 800 euro al mese che arrivano grazie all'associazione Amici del Terzo Mondo, a benefattori locali, ma anche agli stessi ex ospiti della fraternità che già lavorano e che contribuiscono affinché altri giovani possano continuare a realizzare i loro sogni.

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