CAMPOBELLO. «La legalità deve essere la normalità» dice il neo prefetto Leopoldo Falco dopo aver incontrato a Campobello di Mazara la squadra di tecnici ed esperti che la commissione straordinaria si è scelta. Un abbraccio con il presidente Esther Mammano proprio sull’uscio del Comune: è iniziata così ieri mattina la sua visita al Comune di Campobello (sempre ieri ha visitato Partanna). Nel Comune sciolto per infiltrazioni mafiose il prefetto ha tenuto un incontro privato di quasi due ore, al termine del quale ha voluto evidenziare la «situazione difficile» nella quale sta lavorando la commissione. «Qui - ha detto il prefetto - si riscontrano difficoltà maggiori a quelle che io registrai a Salemi da commissario, ma l’impegno di questa commissione è quella di ripristinare la legalità e la mia presenza oggi dimostra che sono vicino in questo percorso». Il prefetto nel dire che «alcuni fatti che si sono verificati in questo Comune devono essere un passato che non deve ritornare» ha sottolineato tra le problematiche anche l’abusivismo, ribadendo la necessità di «intraprendere un percorso particolarmente incisivo, intervenendo con soluzioni possibili ma non distruttive». E poi ha evidenziato anche il problema dei rifiuti («attualmente è un prezzo folle quello che si paga per il servizio»). Falco al termine dell’incontro con la Mammano, Salvatore Ficili, il segretario generale Antonio Scianna, Salvatore Di Marca, Maria Piazza, Marina Marino, Vincenzo Di Martino e Annamaria Impinna, tutti tecnici ed esperti nominati (non sono stati convocati, invece, i dirigenti di settore in pianta organica) ha definito l’equipe attorno alla commissione straordinaria un «avamposto di legalità sul territorio» e ha tenuto a ribadire come «la legalità deve essere una strada che deve sostenere anche un sindaco scelto dalla popolazione». Al termine dell’incontro nella sede centrale del Comune, il prefetto accompagnato dal presidente della commissione Esther Mammano ha fatto visita presso gli uffici decentrati di palazzo Accardi.
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