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«Trapani sarà un’autorità portuale» Siglato da D’Alì il disegno di legge

TRAPANI. Trapani può tornare ad avere l’autorità portuale. Cancellata nell’ottobre 2007, adesso, Trapani è inserita nell’elenco delle autorità portuali previste nel disegno di legge sul riordino del sistema portuale presentato dal senatore Antonio D’Alì e la cui discussione è cominciata al Senato con la procedura d’urgenza in quanto il testo era già stato a Palazzo Madama nella passata legislatura.


D’Alì ha presentato il Ddl insieme al collega Filippi del Pd con la benedizione del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e dell’intero governo Letta. «Il disegno di legge prevede alcune novità — spiega D’Alì — ed una maggiore autonomia gestionale da parte di tutte le autorità. Una serie di possibilità di sviluppo» fondamentali per la crescita dei territori e, nello specifico, di quello Trapanese. «Fermo restando l’assoluta stima e fiducia nei confronti dell’autorità marittima — continua il senatore D’Alì —, gli operatori di Trapani potranno diventare, o tornare ad essere, protagonisti della loro progettualità. Il punto essenziale è che la politica di gestione, sia quella strutturale che gestionale, passa attraverso il comitato dell’autorità cui faranno parte il Comune, la Provincia o chi ne prenderà il posto, le rappresentanze sindacali e gli imprenditori locali. Un tavolo — prosegue il parlamentare del Popolo della Libertà — che deciderà secondo le esigenze degli operatori locali, anche perché l’autorità portuale dialoga con il territorio in maniera complessiva, mentre l’autorità marittima, pur brava come quella attuale, dialoga con il singolo».


Qualche resistenza D’Alì l’ha incontrata riguardo il profilo economico dato che esiste un fondo speciale per le autorità portuali ed è chiaro che più sono le autorità, meno ciascuna riceverà. Alla fine, però, è riuscito a vincere pur queste resistenze. Il disegno di legge riguardante il riordino del sistema portuale è uno dei sette che il senatore del Pdl aveva annunciato già durante la campagna elettorale. Ed adesso, grazie alla procedura d’urgenza, il Ddl approda direttamente in aula «avendo come testo base quello che venne approvato nella scorsa legislatura — prosegue il senatore D’Alì —. Quindi, entro un mese, approderà al Senato dove sarà emandabile e discutibile. Ed una volta approvato, transiterà alla Camera. In ogni caso, grazie alla procedura di urganza, abbiamo accorciato i tempi di circa un anno e mezzo evitando le vie ordinarie».

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