Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Senza fondi non si assicurano i servizi A rischio la «vita» di sette comuni

Si tratta di Buseto, Favignana, Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, San Vito Lo Capo e Vita

TRAPANI. Buseto Palizzolo, Favignana, Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, San Vito Lo Capo e Vita. Sono i sette Comuni della Provincia che hanno una popolazione inferiore a 5 mila e, per questo motivo, rischiano di non poter redigere il Bilancio dato che, quest'anno, riceveranno meno trasferimenti dalla Regione, come assegnazioni agli Enti Locali. "In questo modo - tuona Angela Mustazza, presidente del consiglio comunale di Buseto che ha convocato una seduta straordinaria aperta alla popolazione, oltre che alla deputazione regionale della provincia ed ai presidenti dei consigli dei Comuni interessati - non si potrà garantire all'assolvimento dei servizi essenziali ai cittadini ed alla tutela dei loro diritti fondamentali. Il rischio è quello di dare vita ad un giro che porterà alla scomparsa delle realtà perché se un Comune non riuscirà più ad assicurare i servizi essenziali, i cittadini si trasferiranno e le piccole realtà diventeranno inabitabili. L'appuntamento è per questo pomeriggio alle 17,30 nei locali del Centro Diurno per Anziani di via Sebastiano Bonfiglio. Al fianco dei Comuni interessati, quindi, c'è anche l'Anci Sicilia, l'associazione che racchiude i Comuni della Regione. "Dai 913 milioni a disposizione dei Comuni del 2009 - spiega l'Anci Sicilia - si è passati ai 540 milioni del 2013; pertanto, nel quinquennio, i trasferimenti regionali sono diminuiti di 373 milioni di euro. Più in particolare, per quanto riguarda gli stanziamenti previsti per il 2013, la quantificazione del fondo delle Autonomie Locali è di 651 milioni di euro. Un dato puramente nominale dato che, in realtà, ai Comuni sono destinati appena 540 milioni di euro e, quindi, ben 111 milioni in meno del 2012". In base a quanto previsto dalla legge di stabilità della Regione, per il 2013 ai circa 200 Comuni con una popolazione inferiore ai 5 mila abitanti è previsto un quinto del totale di parte corrente del Fondo delle Autonomie locali, per un totale di 56 milioni a fronte dei circa 124 milioni del 2012. Sempre secondo l'Anci, quindi, i tagli previsti incidono inevitabilmente sui rapporti tra costi del personale e spese correnti, stabilite nel massimo del 50%. A questo, poi, si deve aggiungere che i Comuni con popolazione al di sotto dei 5 mila abitanti, per la prima volta, quest'anno, sono chiamati a rispettare il patto di stabilità.Per questo, quindi, il consiglio comunale approverà un ordine del giorno già predisposto dall'Anci, attraverso il quale chiederà alla Regione di limitare i tagli ai trasferimenti.

Caricamento commenti

Commenta la notizia