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Frana a Salemi, «sfollata» una famiglia

L’abitazione è stata invasa da fango e melma. I detriti hanno anche ostruito lo scolo di una conduttura fognaria

SALEMI. Prime piogge torrenziali e il fango bussa alla porta. È quello che è accaduto, lunedì alla famiglia Galuffo, residente nella zona Catusano Fontanelle, la quale a seguito delle ingenti precipitazioni ha dovuto abbandonare temporaneamente la propria abitazione. Una situazione scomoda e sgradevole considerato che l'allagamento verificatosi non deriva soltanto da melma e detriti scesi giù dallo smottamento della montagna alle spalle dell'abitazione, ma secondo quanto emerso dal sopralluogo dei tecnici comunali anche da un complicazione di carattere strutturale che vede lo scolo di una conduttura fognaria ostruito. Un problema che si ripete da più anni e che ha visto intervenire oltre alla Polizia Municipale, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco in sinergia con i Vigili del Fuoco Volontari di Salemi che hanno ricevuto la segnalazione ed effettuato il sopralluogo hanno rimosso con l'acqua il fango e la ghiaia. Ripristinata da parte degli organi comunali, la piena funzionalità della condotta fognaria, la famiglia Galuffo è ritornata alla propria abitazione, ma nessun intervento ancora è stato effettuato sulla montagna, dove occorrerebbe agire consolidare le sponde, né sui canali di deflusso delle acque piovane. Secondo quanto riferisce Gaspare Galuffo, il problema persiste dal 2007 a seguito del disastroso crollo della montagna. "Dall'inizio dell'anno a oggi- continua Galuffo - sono andato più di 20 volte a lamentarmi agli uffici comunali, affinché vengano creati degli argini di contenimento ma nonostante le rassicurazioni datemi a maggio, anche quest'anno mi ritrovo casa invasa dal fango". Nel frattempo Galuffo che già da qualche tempo notava e segnalava un'insolita venatura d'acqua lungo la montagna, a seguito della considerevole frana di quest'anno, ha dovuto ricorrere a manutentori esterni per togliere i detriti e recuperare i salvabile da ciò che resta della recinzione del suo orto, del magazzino e del giardino. Una situazione che mette a repentaglio l'incolumità dei residenti e che peggiora annualmente col il rischio che, con l'inoltrarsi dell'inverno venga giù anche qualche abitazione dalla via Duca degli Abbruzzi.

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