Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Trapani, Biennale d’arte: furti di opere e danneggiamenti

TRAPANI. La Biennale di Trapani ha chiuso i battenti con l’amaro in bocca di alcuni artisti per gli atti di vandalismo e furti che si sono registrati a danno di alcune opere esposte. Un’installazione di Marta Fumagalli esposta in piazza Generale Scio è stata rubata, così come un telefono che faceva parte dell’installazione di Peppe Giuffrè all’interno del palazzo Cavarretta. Danneggiamenti ha anche subito l’opera di Gianvito Piccione che era esposta nella zona di San Liberale.
L’opera “Ara” di Luca Mannino e Sebastiano Renda - esposta sulle mura di Tramontana - è stata, invece, seriamente danneggiata: due braccia del ragno in ferro realizzato sono state staccate e portare via. È amara la riflessione di Luca Mannino: «La città di Trapani ha accolto noi artisti con un disarmante disinteresse - dice Mannino - e la notte del 28 agosto l’opera é stata vandalizzata e distrutta. Mi piacerebbe - è l’analisi di Mannino - che le persone che a vario titolo sono state responsabili soprattutto del clima di indifferenza e di silenzio, che non ha aiutato a difendere il nostro lavoro, insieme a quelli che si sono divertiti a distruggerla, si fermino un attimo a riflettere sul fatto che la nostra è un’opera d’arte, un oggetto unico e irreplicabile, frutto del lavoro e del sacrificio di persone che continuano a crederci, nonostante nessuno supporti mai il loro operato».
L’opera di Mannino e Renda è l’insieme di tanti pezzi recuperati dalla spazzatura e selezionati con cura, assemblati (incollati) seguendo un ordine maniacale sopra una struttura di metallo (anch’esso recuperato e assemblato. «Ciò che è successo è il risultato dell’ignoranza di alcune persone - ha detto l’organizzatore Antonio Sammartano - poi c’è stata una gran fetta di trapanesi che hanno condiviso l’idea, visitando palazzo Cavarretta e apprezzando le opere esposte nei luoghi all’aperto della città».Un epilogo certamente deprecabile che lascia l’amaro in bocca.  

Caricamento commenti

Commenta la notizia