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Trapani, Basso col fuoco dentro «Possiamo battere il Pescara»

Il centrocampista offensivo sta recuperando da un infortunio, il suo rientro è previsto tra un mese e mezzo

TRAPANI. «Stravedo per lui. Dicevo: ”Farà meglio in B di quanto non abbia fatto in Prima e in Seconda divisione”». La «dichiarazione d’amore» è nei confronti dell’attaccante del Trapani Matteo Mancosu, l’«eroe» di Padova dove, con i suoi due gol, i granata hanno espugnato l’Euganeo nella loro storica prima partita in serie B ed arriva da parte di Simone Basso, l’esterno destro che lo scorso anno al «tamburino sardo» ha fornito cross e assist a iosa, ricambiato dai tanti rigori procurati che ne hanno esaltato le qualità balistiche dal dischetto.
La partita di Padova Basso, che è ancora «in officina» dopo la rottura del tendine di Achille che ha subìto alla fine dello scorso campionato («mi avevano prognosticato 6 mesi per il ritorno in campo - afferma -, ne sono passati quattro e mezzo, dunque manca poco»), l’ha vista in tv e la prestazione di Mancosu l’ha esaltato. Ma «lasciamolo tranquillo e sereno, senza caricarlo di eccessive responsabilità - dice - e così potrà esprimersi al meglio e fare le cose che sa fare». E contro una squadra come il Pescara, che verrà a rendere visita al Trapani domani sera per il posticipo della seconda giornata del torneo e che gioca con un modulo 4-3-3 simile a quello del Padova, l’auspicio è che Mancosu possa fare altrettanto bene.
«I moduli contano fino a un certo punto. Quella sarà una gara diversa - avverte Simone Basso - perché il Pescara è una formazione che ha giocatori in grado di fare sempre la differenza e che non a caso punta alla serie A, guidata da un tecnico come Pasquale Marino abituato a grandi palcoscenici. Certamente verrà per fare risultato, ma se noi staremo concentrati ed attenti, potremo fare bene». Tra gli abruzzesi ci sarà Bocchetti, ex compagno di squadra di Basso nel Frosinone, in B. «Allora giocava terzino sinistro - ricorda l’esterno granata -: oggi fa il centrale e sicuramente sarà schierato in questo ruolo».
Arrivato a Trapani dopo avere completato la prima fase della rieducazione, Basso si sta allenando sotto l’occhio vigile del «recuperatore infortunati» Gianluca Chinnici. Sa che, per il suo ruolo, la concorrenza è forte e agguerrita. «Intanto penso a recuperare bene e nel più breve tempo possibile», ribadisce sottolineando, in perfetta «filosofia Trapani», l’importanza di «essere un gruppo».
«Lavoriamo tutti con un unico obiettivo e ragioniamo tutti alla stessa maniera - dichiara -. Si sa che chi arriva a Trapani viene scelto, e non solo per le sue qualità tecniche, ma anche caratteriali e ogni anno arrivano bravi ragazzi che bene si innestano nello zoccolo duro del gruppo che rimane sempre coeso anche quando, come quest’anno, qualcuno cambia ruolo (riferimento all’ex capitano Giacomo Filippi passato nei quadri tecnici e a Massimo Lo Monaco divenuto uno dei team manager, ndr). Dei nuovi, conoscevo già quasi tutti per averli avuti come avversari, mentre con Martinelli avevo giocato a livello giovanile ed è uno che sapevo rispondesse ai requisiti richiesti».
Intanto mister Roberto Boscaglia ha disposto che anche gli ultimi allenamenti vista del match di domani si svolgano a porte chiuse. Sarà quindi così anche per quello di oggi pomeriggio, al termine del quale sarà diramato l’elenco dei convocati. Una scelta dettata dal fatto che, sul piano tattico, il 4-4-2, che rimane il modulo-base del Trapani, presenta sfaccettature diverse a seconda degli interpreti. E rispetto alla pur vincente formazione schierata a Padova, qualcosa con il Pescara potrebbe cambiare a prescindere dall’ipotizzabile rientro di capitan Luca Pagliarulo in luogo del giovane Giusto Priola al centro della difesa

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