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Trapani, spiagge devastate dopo la notte di San Lorenzo

TRAPANI. Bottiglie di vetro, in plastica e fazzoletti. Ma anche cassette di legno, utilizzate per accendere i falò. Sono soltanto alcuni dei materiali, i più diffusi, che sono stati abbandonati nella notte tra domenica e lunedì sui litorali del Trapanese dalle migliaia di persone che si sono recati in spiaggia per la notte di San Lorenzo. E come ogni anno, poi, proprio i litorali al mattino si presentano come dei veri e propri campi di battaglia.

A Marausa c’era di tutto e l’accesso alla spiaggia, nelle prime ore della mattina, è stato quasi impossibile, dato che bisognava fare un vero e proprio slalom per evitare i rifiuti abbandonati da chi, fino a poche ore prima, si trovava sul posto. A Marausa il problema si è verificato su tutta la spiaggia, sia sul lato dove la competenza ricade sul Comune di Trapani che in quello dove, invece, a dover intervenire è il Comune di Marsala. E gli abitanti della frazione, come ogni anno, la mattina dopo la notte di San Lorenzo perdono le staffe. «Che scempio! Ogni anno la stessa storia. Marausa è terra di nessuno abbandonata al suo triste destino fatto di degrado. Non interessa alla nostra cara amministrazione, ma non interessa a nessuno di quei giovani che ieri sera hanno fatto festa. E forse, a poco a poco, non interesserà neppure a noi che vi abitiamo» è l’amaro commento, uno dei tanti, che ieri circolava su Facebook dove i residenti di Marausa evidenziavano lo stato in cui si trovava la spiaggia.

«Premesso che l’inciviltà delle persone sembra non avere davvero fine — afferma il sindaco Vito Damiano —, noi abbiamo previsto, sia per la notte di San Lorenzo che per quanto riguarda quella di Ferragosto, un potenziamento del servizio da parte della Trapani Servizi. In base a ciò, gli operai nelle prime ore della mattina si sono recati sul posto per effettuare la pulizia».
Anche nella spiaggia libera di San Giuliano, che ricade nel territorio comunale di Erice, ieri mattina erano ben visibili i resti dei festeggiamenti, ma certamente meno rispetto a quanto è accaduto in contrada Forgia, a metà fra il Comune di Custonaci e quello di Valderice. Sono stati migliaia i giovani che si sono ritrovati sul posto per la notte di San Lorenzo, ed i risultati si sono visti, poi, l’indomani mattina. Sul litorale c’era davvero di tutto, mentre a Cornino il sindaco Peppe Bica aveva già previsto un servizio di controllo a tal punto che già nelle prime ore della mattina non vi era praticamente nulla.

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