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Mazara del Vallo, la discarica è quasi piena: da settembre rifiuti in strada

MAZARA DEL VALLO. Il commissario liquidatore della Belice Ambiente, Nicola Lisma, è tra l'incudine e il martello. Da un lato deve recuperare le somme per pagare gli stipendi ai dipendenti e le fatture ai fornitori, dall'altro deve fare i conti con la discarica di contrada Campana - Misidda che è satura. "Nei prossimi giorni - dice Lisma - tra la fine di agosto ed i primi giorni di settembre verrà chiusa perché è esaurita, non ci andrà più nemmeno un chilo di spazzatura. Avrebbe, forse, potuto durare ancora un anno ma nel 2011 sono state scaricate 200 tonnellate al giorno di rifiuti provenienti dall'Atp Tp1 di Trapani che hanno accelerato il riempimento della struttura". Nella discarica di Campana Misiddi vengono conferiti i rifiuti di undici comuni dell'Ato Tp2, altre 200 tonnellate di rifiuti al giorno e la società Belice Ambiente non sa più come andare avanti. Vie di uscita all'orizzonte non se ne intravedono. Secondo Lisma per aprire una nuova discarica "qualora vi fossero i soldi - spiega - passeranno almeno due anni. L'Ato ha già presentato progetti alla regione siciliana per realizzare discariche a Campobello e a Partanna, ma ancora nemmeno se ne parla. Al tempo stesso non potranno essere utilizzate le già sature discariche di Trapani, Siculiana, in provincia di Agrigento e Bellolampo in provincia di Palermo ed al momento l'ipotesi più percorribile è quella di Catania dove però i costi per l'Ato Tp2 - secondo stime già verificate - sarebbero enormi, si parla infatti di circa 20 euro in più per ogni tonnellata di rifiuti, senza contare il nolo dei mezzi articolati (quelli della stessa Belice Ambiente risultano già scarsi qualitativamente per la stessa raccolta nell'Ambito) per il trasporto e costo dei conducenti (nel caso di Catania servirebbero due conducenti per ogni mezzo che si darebbero il cambio terminate le ore lavorative). In questa operazione sono chiamati in causa anche i comuni che dovrebbero allestire i "centri di trasferenza" dove raccogliere i rifiuti e caricarli sugli articolati per trasportarli alla nuova discarica". I Comuni però hanno già dato risposta negativa non avendo liquidità. Già stentano molto a versare gli importi fatturati da Belice Ambiente per la raccolta della spazzatura e quest'altro esborso non potrebbero sopportarlo. Se non interviene la regione, la "bomba" della discarica di contrada Misiddi sarà difficile da neutralizzare. Poi c'è la storia del polo tecnologico di Castelvetrano. Tanti soldi arrivati dalla comunità europea e, come al solito, inaugurazione in pompa magna ma il polo non ha mai funzionato. Ha ingoiato anziché spazzatura, quattrini, ben dieci milioni e seicento mila euro. Il 9 aprile del 2010 è stato Inaugurato il primo lotto che sorge in contrada Airone. Il concime biologico che si sarebbe dovuto ricavare dalla lavorazione dell'organico raccolto nel "porta a porta", avrebbe dovuto essere offerto agli agricoltori. L'organico sarebbe diventato compost in tre mesi e a pieno regime avrebbe dovuto trattare 11.500 tonnellate all'anno di organico, pari a circa 30 tonnellate al giorno. Ed a proposito del polo tecnologico ecco un'altra tegola per Belice Ambiente. La regione vuole indietro dalla società due milioni e mezzo di euro, la quota che avrebbe dovuto pagare per avere ottenuto il finanziamento dalla comunità europea.

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