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Trapani, in carcere torneo in memoria delle vittime della mafia

TRAPANI. Rosario Livatino contro Gaetano Saetta. Non è una disputa tra due magistrati uccisi dalla mafia, ma i nomi delle due squadre che sono giunte in finale al primo torneo Ali (Amicizia, Legalità, Integrazione), in fase di svolgimento alla casa circondariale di San Giuliano. Un torneo di calcio a cinque riservato ai detenuti appartenenti al circuito penitenziario di Media Sicurezza e ristretti alla Sezione Mediterraneo.


Alle otto squadre partecipanti sono stati assegnati i nomi di Magistrati uccisi dalla Mafia: Giovanni Falcone; Paolo Borsellino; Giangiacomo Ciaccio Montalto; Alberto Giacomelli; Francesca Morvillo; Rocco Chinnici; Rosario Livatino; Gaetano Saetta. Le formazioni, quindi, si sono affrontate in una fase all'italiana e, dopo, sono scattati anche i play-off. Nelle semifinali, quindi, la squadra che porta il nome di Rosario Livatino ha superato quella "Ciaccio Montalto" con il punteggio di 2-1, mentre più ricca di gol è stata quella tra la squadra Gaetano Saetta e quella Francesca Morvillo, concusasi con il successo dei primi con il risultato di 5-3. Ed adesso l'attesa è tutta per la finale, in programma mercoledì alle 9.30.


A fine partita il cappellano del carcere, nonché sponsor del Torneo, monsignor Gaspare Gruppuso, premierà i detenuti calciatori che hanno partecipato al torneo. Già assegnati, invece, due premi. Orazio Vaccaro, infatti, ha vinto la classifica marcatori avendo messo a segno quindici reti e risultato il primo della speciale graduatoria, mentre Giuseppe Condorelli è risultato essere il miglior portiere di una manifestazione il cui valore, in ogni caso, supera di molto quello strettamente sportivo. Una iniziativa che dimostra come il carcere di Trapani sia all’avanguardia anche in tema di recupero dei detenuti.

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