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Inaugurato il monumento al pescatore: l’opera è stata donata dai maestri

MAZARA DEL VALLO. Dopo anni di proteste del ceto marinaro, attese, dibattiti in consiglio comunale durati anni, i mazaresi hanno, da ieri, il monumento al pescatore. L'imponente struttura in ferro sorge nella parte retrostante della chiesa San Vito a riva di mare, in un grande spiazzo dove sono in corso opere di urbanizzazione. L'opera è stata consegnata ieri mattina al sindaco Nicola Cristaldi dal Maestro Pippo Contarino e dal figlio Davide della "Bottega del Ferro" di Acireale, su disegno dell'architetto Giuseppe Balsamo anch'egli di Acireale, il quale ha avuto l'idea progettuale sviluppata grazie alla fornitura dl materiale da parte dell'amministrazione Cristaldi.


L'opera rappresenta un'imponente barca in ferro battuto con le vele spiegate al vento, è alta circa 9 metri, dal peso di 2.500 kg. E' un'opera d grande effetto e non può passare inosservata per chi transita dal lungomare San Vito. E' stata montata su una piastra circolare in ferro, alta 60 cm, una base su cui è stato speso molto lavoro perché sorregge l'opera massiccia. "La barca a vele spiegate - ha spiegato Contarino - ha un significato simbolico, proprio per questo è stato incisa la scritta San Vito sulla prua perché dedicata al santo patrono dei pescatori e della città. Questo è un mio dono a Mazara ed un segno di amicizia nei confronti del sindaco".


Contarino, in collaborazione di altri maestri internazionali dell'arte fabbrile, è stato già a Mazara del Vallo nell'ambito del Festival Internazionale dell'Arte Fabbrile ed ha donato altre opere alla città, una di queste lo stemma in ferro battuto che si trova presso l'aula consiliare. "La Città di Mazara del Vallo - ha dichiarato il sindaco Nicola Cristaldi - avrà finalmente il suo monumento al pescatore e ciò grazie al dono di un'opera di immenso valore simbolico legato alla sua nobile tradizione marinara". A seguire i lavori per il montaggio dell'opera è stato l'architetto Tatiana Perzia dell'ufficio tecnico del comune.


"Voglio ringraziare - ha detto - la Belice Ambiente che ha fornito mezzi per il trasporto dell'opera, la polizia municipale per il servizio di scorta, la protezione civile comunale per aver offerto l'utilizzo di un gruppo elettrogeno, ed alla famiglia del signor Giovambattista Quinci per la disponibilità a custodire alcuni strumenti di lavoro". Montato il monumento al pescatore riprenderanno i lavori di riqualificazione dello spazio retrostante la chiesa di San Vito a riva di mare.

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