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Selinunte, l’auditorium intitolato a Paolo Borsellino

«A breve le cooperative di "Libera" coltiveranno i terreni dell’area»

SELINUNTE. Sarà il "tempio" della cultura e della legalità ,l'auditorium del Parco Archeologico di Selinunte, da ieri intestato a Paolo Borsellino e agli "angeli" della scorta. Si è tenuta ieri mattina la cerimonia ufficiale che ha di fatto concluso l'iter iniziato un anno fa, dove in occasione della presentazione del libro "La caduta degli dei" si propose di intestare questa parte del Baglio Florio al giudice palermitano. Lo ricorda per l'occasione, l'attuale direttrice del parco , Caterina Greco ."Tutto ebbe inizio nel corso della presentazione del libro d'Ingroia-ricorda Caterina Greco- e oggi, abbiamo completato il percorso dedicando questo magnifico auditorium a Paolo Borsellino e la sua scorta, in occasione del 21° anniversario della strage. Un grande giorno-aggiunge- per questo territorio dove Borsellino ha combattuto la mafia e i mafiosi". Era attesa l'Assessore regionale, Sgarlata ma all'ultimo momento è stata trattenuta a Palermo. Al suo posto il capo di gabinetto Pennino. Al momento inaugurale,non poteva mancare il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante che oltre a evidenziare l'importanza della scelta di intestare l'auditorium a Borsellino, ha volto sottolineare l'impegno profuso dalla comunità castelvetranese contro la mafia è per la legalità ."Un altro tassello che si aggiunge alle varie iniziative culturali e sociali che dimostrano l'impegno verso la legalità di questa comunità". Una risposta indiretta a chi ha criticato il sindaco Errante per le questioni antimafia. L'auditorium , oltre ad essere destinato a varie attività culturali nazionali ed internazionali si aggiungerà alle varie iniziative che il parco condurrà verso l'educazione alla legalità. "A breve- ci dice-Caterina Greco- le cooperative di "Libera" in virtù del protocollo firmato mesi fa, coltiveranno i terreni di nostra competenza e daranno un contributo operativo anche alla piccola manutenzione dell'area archeologica". In altre parole, alcuni ettari del parco saranno destinati a coltivazioni di varia natura: dagli ulivi ai vigneti autoctoni o a produzioni di tipo biologico. Un' esperienza simile è già stata fatta a Pompei.

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