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A Selinunte il gelato archeologico

TRAPANI. “Armi e bagagli” pronti per partire per aprire una attività commerciale al nord,poi la sfida di restare nella propria terra e di vivere delle sue risorse:prodotti e turismo. Nasce così la scommessa di Salvina Pantano, Gaetano Lazzaro, Andrea ed Anna Catalano, che hanno deciso di aprire un’attività artigianale per prendere per “la gola” anche i turisti. E allora un laboratorio artigianale del gelato a stecca dove trovano spazio e preferenza le vere essenze del territorio selinuntino: la menta, il basilico, il rosmarino, i limoni le arance i fichi secchi. Tutti sapori che fanno parte dei gusti di gelato preparati sapientemente da mani esperte di donna Salvina Pantano, che ha coinvolto anche gli altri in questa avventura. L’aspetto innovativo e se vogliamo anche originale è che i titolari di “stekkolandia”, hanno deciso d’intestare il gusto del gelato alle bellezze archeologiche del territorio selinuntino. E allora i turisti gusteranno il gelato all’Efebo, o quello intitolato alla divinità di malaphoros, o il gelato al tempio E. I turisti restano incuriositi, perché magari dopo aver visitato il Parco Archeologico trovano divertente oltre che gustoso assaggiare lo “stecco” alla metopa selinuntina. L’idea dice Anna Catalano è appunto quella:«di coniugare gusto e archeologia, speriamo che sia buona e vincente».Gli fa eco Gaetano Lazzaro: «la scommessa è quella d’impegnarci seriamente per noi e per i nostri figli attraverso una attività,che se fatta seriamente, come faremo, sfruttando solamente le risorse della nostra terra, abbiamo buone possibilità di vincerla».
Testimonial della serata Sergio Colanucci, campione del mondo della gelateria nel 2006. Sull’iniziativa dei giovani colleghi aggiunge sorridendo:«intanto i cinesi non ci possono copiare, perché non hanno i nostri prodotti. Le idee si formano ogni giorno sul campo. Noi in famiglia viviamo di gelato sin dal 1974. Il gelatiere che conosce i prodotti della sua terra e amante del suo lavoro deve fare partire la sfida. Deve avere la voglia di sperimentare gli ingredienti con tanta dedizione e alla fine riuscirà ad ottenere il gelato che soddisfa le aspettative del pubblico .Ben vengano le idee che sposano natura, intesa come genuinità di prodotti, accoppiati anche all’archeologia e alla storia di Selinunte, che di certo qui non manca».
E allora fondo a tutte le energie economiche per vincere anche la paura della crisi che oltre che reale sta attanagliando migliaia di famiglie. Per i giovani soci sicuramente una “gustosa “ sfida, che parte da Marinella di Selinunte.

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