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Simulazione incidente aereo nel mare di Trapani.

Operazione coordinata dalla Direzione marittima di Palermo

TRAPANI. Un aereo di linea, proveniente da Pantelleria e diretto a Birgi, è ammarato stamani a circa 9 miglia da Trapani per un'avaria ad uno dei due motori. In mare ci sono 35 passeggeri, alcuni dei quali sono feriti, in attesa dei soccorsi. Ma per fortuna è soltanto una simulazione, promossa dalla capitaneria di porto di Trapani, diretta e coordinata dalla Direzione marittima di Palermo.   Lo scenario ipotizzato prevedeva che un aereo passeggeri, modello SAAB-2000, proveniente dall'aeroporto di Pantelleria e diretto a Trapani, con a bordo 35 passeggeri e 3 persone di equipaggio, comunicasse via radio all'ente di controllo di Trapani di avere problemi tecnici ad uno dei due motori, trovandosi a circa 40 miglia dall'aeroporto e, in rapida successione, lo spegnimento prima di uno e poi di entrambi i motori (double engine failure) e di avere accertato una situazione di «FUEL LEAK», grave perdita di carburante.   «È stata una simulazione, ma con un alto grado di realismo», spiega il capitano di fregata Rosario Loreto, capo ufficio stampa della capitaneria di porto di Palermo.  Le fasi della simulazione: il comandante del velivolo richiede un atterraggio di emergenza. La Torre di controllo comunica alla capitaneria di aver perso il segnale sul radar e che l'ultima posizione rilevata è a circa 9 miglia ad ovest dello scalo aereo di Birgi. L'aeromobile ha, quindi, effettuato un ammaraggio di emergenza (ditching).   Con la capitaneria, sono stati allertati: il Comando militare marittimo autonomo in Sicilia (Marisicilia) per l'eventuale utilizzo di mezzi aeronavali della Marina Militare disponibili, la Prefettura di Trapani e la Soris di Palermo per l'attivazione delle strutture sanitarie in grado di ospitare l'eventuale arrivo di traumatizzati e feriti. L'operazione ha coinvolto 15 unità navali della guardia costiera, 5 di altri corpi dello Stato e due elicotteri: a coordinare il tutto è stato il personale a bordo della motovedetta Cp 282, quella che ha ospitato Papa Francesco nella recente visita a Lampedusa. Sulla gemella Cp 290, giornalisti, cameramen e fotoreporter, che hanno potuto assistere - da vicino - a tutte le varie fasi.

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