PALERMO. I giudici della Corte dei Conti della sezione Sicilia hanno condannato il sindaco di Mazara del Vallo Nicolò Cristaldi a risarcire il Comune di quasi 83 mila euro per avere assunto alcune persone nel suo staff nonostante nel 2008 era stato sforato il patto di stabilità. La Procura aveva chiesto un risarcimento pari a 361 mila euro da dividersi in parti uguali tra il sindaco e Antonio Ingargiola, responsabile del Settore 2 «Economia e Finanze».
I giudici contabili della sezione giurisdizionale presieduta da Tommaso Brancato hanno ridotto l'ammontare del risarcimento visto che il danno era limitato solo al periodo del 2009-2010 «visto che dal gennaio del 2011, - si legge nella sentenza - il Sindaco avrebbe comunque potuto procedere al conferimento di incarichi a soggetti esterni all'Amministrazione, posto che non operavano più i limiti imposti dalla legge per le nuove
assunzioni, essendo stato rispettato il patto di stabilità a decorre da quella data, anche per effetto delle considerevoli riduzioni apportate alla spese per il personale». Per i giudici
il dirigente Ingargiola è esente da responsabilità.
«Gli atti vistati da Ingargiola devono ritenersi meramente conseguenziali a quelli già adottati dal Sindaco, - aggiungono i giudici - con i quali era sorto per l'Amministrazione il relativo rapporto giuridico e l'obbligo di corrispondere la retribuzione. Non sussiste, pertanto, alcun nesso di causalità tra la condotta contestata al dirigente comunale e i fatti che hanno determinato il danno erariale».
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