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La spiaggia di Castelvetrano invasa dalle alghe, i lidi ora rischiano di chiudere

Sette impiegati del Tukè rischiano di essere licenziati mentre i turisti adesso sono pronti a scegliere nuove mete

CASTELVETRANO. Sette impiegati rischiano il licenziamento a causa delle alghe sulla spiaggia. Succede al Lido Tukè di Marinella di Selinunte, che dopo la riapertura, a seguito dell’incendio doloso avvenuto lo scorso inverno, i turisti scelgono altre mete. Uno dei cinque soci è Pietro Parrino che si dichiara molto amareggiato. ”Dal 16 di giugno - dice Parrino - i bagnini non aprono un lettino e un ombrellone. Abbiamo perso migliaia di euro di incassi. Saremo costretti a licenziare gli impiegati della struttura non potendoli più pagare”. Il problema delle alghe interessa anche i commercianti della piazza dove l’arenile attiguo a quello del Tukè è invaso da tonnellate delle stesse alghe portate dalle mareggiate di ponente. ”Si arriva al paradosso - aggiunge Parrino - in quanto si proteggono di più le alghe piuttosto che le famiglie che vivono di onesto lavoro”. I titolari avevano pensato di invitare delle ditte a rimuovere le alghe a spese loro, ma rischiano di subire un processo penale per la rimozione di questi rifiuti speciali. ”Il sindaco Errante - precisa Parrino - ci è stato sempre vicino, ma così non possiamo andare più avanti. Da tre settimane si attende l’intervento del Comune per la rimozione delle alghe anche tra i due moli, ma a tutt’oggi non si è provveduto”. ”Il nostro è un vero e proprio grido di allarme - afferma il bagnino Gioacchino Vella Messina - non possiamo nemmeno creare un varco per consentire ai bagnanti di raggiungere il mare perché rischiamo di essere denunciati”. Una situazione che per problemi similari investe anche i commercianti della zona costretti a convivere la sera con la presenza di moscerini attratti dalle alghe. Il sindaco avrebbe sperato nelle mareggiate di scirocco che le avrebbero fatto defluire normalmente ed invece deve mettere le mani dentro il portafoglio per l’ennesima volta. Sembra che sia stata contattata una ditta per l’inizio dei lavori di rimozione ed accatastamento della stessa, nella zona del porto e la successiva copertura con un telone per evitare di spendere ancora decine di miglia di euro per il conferimento delle alghe in appositi siti. Di certo è che non si può perdere più tempo per non compromettere una stagione difficile che rischia di portare al licenziamento del personale del Tukè e di altre maestranze, visto che il problema denunciato è anche degli altri esercizi commerciali, che si affacciano sul porto dove sembra che l’estate non sia ancora iniziata. Dal Comune fanno sapere che entro pochi giorni, forse anche domani inizieranno i lavori.

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