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Marsala, a fuoco una cabina Enel per rubare il rame

MARSALA. Data alle fiamme una cabina dell’Enel nella periferia nord, si tratta di un rogo doloso finalizzato al furto di cavi elettrici, ma l’arrivo dei poliziotti ha fatto desistere dall’intento gli aspiranti ladri. È accaduto la notte scorsa in contrada Perino. A chiamare i vigili del fuoco sono stati i residenti della zona prettamente agricola, nota per i vigneti e le aziende zootecniche. Gli abitanti, verso mezzanotte, sono stati svegliati da uno strano rumore, una sorta di stridio, e poi si sono accorti che la cabina elettrica che si trova nella zona detta di “Baglio d’Inverno” era in fiamme.


All’arrivo i vigili del fuoco del distaccamento di corso Calatafimi diretti da caposquadra Cipolla hanno domato le fiamme che avevano raggiunto i raccordi elettrici che si trovano sulla estrema sommità della struttura, ma, una volta spento il fuoco, hanno chiamato il 113 perché si sono accorti che c’era qualcosa di strano. In particolare, pur non avendo trovato sul posto bidoni, né tracce di liquido infiammabile i pompieri hanno subito pensato che il fuoco fosse stato appiccato, anche perché la porta d’accesso alla cabina era stata forzata e, al loro arrivo, era ancora aperta.


Ci sono volute circa due ore per mettere in sicurezza la struttura ed estinguere del tutto le fiamme. Intanto sono arrivati sul posto anche gli uomini della volante del commissariato di polizia di Marsala diretto da Piero Angelo Sciacca e dal commissario capo Carmine Massarelli. Non c’è voluto molto affinché i poliziotti comprendessero che l’incendio – con ogni probabilità – era stato appiccato allo scopo di rendere inattiva la linea elettrica per rubare i cavi contenenti rame da vendere al mercato nero. Sono scattate le ricerche per avvalorare questa tesi investigativa che presto ha trovato riscontro. Nella stessa notte gli uomini della volante hanno trovato nella vicina contrada Mandriglie gli attrezzi da utilizzare per tranciare i cavi. Si tratta di guanti e cesoie che erano nascosti dietro il muro di cinta di un’abitazione di campagna. Quanto ai proprietari, ossia i facinorosi che hanno tentato di mettere a segno il colpo, forse per il via vai di sirene o perché incalzati dalla polizia, hanno desistito dall’intento di trafugare i fili elettrici, almeno la scorsa notte, e sono scappati per la campagna, senza lasciare tracce.
Una curiosità: pare che di recente i ladri di cavi elettrici si siano fatti furbi e, per evitare di prendere la scossa, hanno modificato forbicioni e cesoie disponendo sulle impugnature dei tubi di gomma che rendano isolati i manici degli attrezzi da taglio.

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