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L’isola di Mozia ora vede la luce, riparte l’iter per l’elettrodotto

I cavi sottomarini attraverseranno lo Stagnone. L’investimento sarà di mezzo milione

MARSALA. Presto l'isola di Mozia potrà avere la luce elettrica. Questa vi sarà portata da un cavo trifase di media tensione posto sui bassi fondali dello Stagnone.
La Fondazione Whitaker, proprietaria dell'Isola, culla della civiltà fenicia nel Mediterraneo, ha fatto richiesta ufficiale al Demanio Marittimo di Trapani di una concessione demaniale di una superficie complessiva di 227,52 metri quadrati per la posa del cavo che porti la corrente elettrica sull'Isola. Un progetto per portare la corrente elettrica a Mozia era stato redatto 30 anni fa ma i lavori furono bloccati perché ritenuti "inquinanti" per lo Stagnone.
Una pluriennale esigenza, quindi, manifestata dalla Fondazione che finora non si è potuta realizzare e forse non lo sarebbe mai stato se non ne fosse emersa in tutta la sua preoccupante necessità il 29 luglio del 2010 quando l'Isola fu al centro di una inquietante vicenda per essere rimasta completamente al buio, nonostante l'intenso flusso turistico di quel momento, per il guasto del gruppo elettrogeno che lasciò l'Isola chiusa per alcuni giorni alla pubblica fruizione.
In quella occasione scattò un massiccio piano di emergenza, diretto personalmente dall'allora sindaco Renzo Carini che, per assicurare la luce sull'Isola, provvide far giungere nell'Isola, non senza problemi di trasporto, un gruppo elettrogeno. La vicenda ebbe parecchio clamore a livello nazionale e l'allora assessore regionale ai Beni culturali Gaetano Armao, in una conferenza stampa alla quale partecipò l'allora Soprintendente del Mare di Trapani, Giuseppe Gini, assicurò che entro nove mesi l'isola avrebbe avuto la luce elettrica attraverso un cavo marino. In tre anni però non se n'è fatto niente. Ed oggi la Fondazione Whitaker torna alla carica con la richiesta della concessione demaniale per la posa del cavo elettrico da poggiare sui bassi fondali dello Stagnone per portare la corrente elettrica a Mozia. Ora la prospettiva si fa concreta. Il progetto, per un importo complessivo che si aggira sui 500 mila euro, prevede la costruzione di due cabine prefabbricate, una a Marsala e l'altra a Mozia e il cavo sottomarino trifase in media tensione necessario a interconnettere Mozia alla rete elettrica di Enel Distribuzione partendo dalla cabina prefabbricata in CAV predisposta su terraferma in territorio di Marsala.

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