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Provincia, stop al rendiconto: atti alla Procura e alla Corte dei Conti

TRAPANI. La notizia già circolava nei corridoi di Palazzo del Governo prima che si riunisse il consiglio provinciale. Era quella che il segretario generale dell’Ente, Giuseppe Scalisi, aveva inviato alla Procura della Repubblica, e quindi, alla magistratura ordinaria oltre che a quella contabile della Corte dei Conti, il verbale della Commissione Finanze contenente il parere «non favorevole» sul rendiconto dell’esercizio finanziario 2012, un parere motivato con la considerazione che «i dati del rendiconto 2012 non danno una visione chiara, veritiera e corretta della situazione economico-finanziaria e patrimoniale dell’Ente, inficiandone la capacità di rappresentazione». Facile prevedere, quindi, come poi è avvenuto, che l’Aula bocciasse nuovamente (l’aveva già fatto nella seduta del 20 maggio), il documento. Sono stati 14 i voti contrari, mentre il presidente Peppe Poma si è astenuto. Hanno votato contro Caterina Agate, Anna Maria Angileri, Matteo Angileri, Salvatore Campanella, Gaspare Canzoneri, Enzo Chiofalo, Santo Corrente, Salvatore Daidone, Giuseppe Giammarinaro (presidente della Commissione Finanze), Giovanni Palermo, Ignazio Passalacqua, Piero Provenzano, Antonio Reina e Giacomo Sucameli. Alla base della seconda bocciatura , avvenuta comunque a conclusione di un nuovo prolungato dibattito, il permanere della «mancanza della invocata chiarezza del provvedimento - hanno ribadito tutti i consiglieri intervenuti - nonostante i nuovi allegati a corredo della proposta di deliberazione, che però non avrebbe subito sostanziali modifiche rispetto alla sua prima stesura». A questo punto ad approvare il rendiconto dell’esercizio finanziario 2012 dovrebbe essere un commissario nominato dalla Regione che, contestualmente, dovrebbe avviare l’iter di scioglimento del consiglio provinciale che, però, nella seconda metà del mese arriverà alla sua scadenza naturale. Prende sempre più corpo, infine, alla luce dell’attuale situazione, l’ipotesi di dissesto finanziario della Provincia. Già nei giorni scorsi, infatti, in una nota inviata al commissario Darco Pellos, al presidente del consiglio Peppe Poma, al Collegio dei revisori e a tutti i dirigenti dell’Ente, il segretario generale Giuseppe Scalisi aveva evidenziato serie difficoltà per la predisposizione del bilancio di previsione 2013 e del bilancio pluriennale 2013-2015 sottolineando che la Provincia fin dall’inizio dell’esercizio finanziario corrente si trovava costantemente in anticipazione di tesoreria e che la sola disponibilità che le sarebbe rimasta sarebbe stata di poco più di un milione e 600 mila euro.

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