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Trapani Servizi, nuovo Cda e bilanci in rosso

TRAPANI. Nuovi vertici alla «Trapani Servizi», società partecipata al cento per cento dal Comune, che, ha chiuso il bilancio d'esercizio 2012 con una perdita di quasi 600 mila euro. I nuovi vertici, così come disposto dal sindaco Vito Damiano, sono Rosario Bellofiore, nominato presidente del Consiglio d’amministrazione con Maria Cammarata componente. I due sono dipendenti comunali e la scelta del sindaco è avvenuta in attuazione della normativa vigente. L'altro componente del Cda è Mario Carta, mentre Antonino Pugliese è stato confermato presidente del collegio sindacale il quale, adesso, sarà coadiuvato da Giuseppe Morici e Gaspare Sambrunone. Più che le nomine, però, ciò che fa discutere è il dato negativo del bilancio d'esercizio. Cinquecentonovantatré mila euro, infatti, sono ritenuti troppi da Enzo Abbruscato, capogruppo del Partito democratico, il quale è tornato a chiedere maggiori controlli da parte del consiglio comunale nei confronti delle società partecipate. «Attendiamo di poter verificare materialmente cosa abbia portato ad un risultato che mette in grossa difficoltà la società, i lavoratori e il Comune per un doppio aspetto — sono le prime parole di Abbruscato —. Per primo, ed è il caso di ricordarlo ai cittadini, che la "Trapani Servizi" è, dal 2010, interamente partecipata dal Comune che ne nomina il Cda ed i revisori dei Conti. Secondo che la società gestisce molti servizi, ”in house" assegnati in affidamento dal Comune». Abbruscato, quindi, evidenzia che «il consiglio comunale non ha contezza di ciò che effettivamente svolgono le società partecipate dal nostro Comune» e che non è neanche a conoscenza delle «modalità operative per raggiungere l'obiettivo prefissato se non a posteriori, allorché nella discussione del Bilancio Consuntivo vengono inserite le situazioni contabili/finanziarie delle partecipate, ma in una visione poco dettagliata e solo per risultati finali». Il capogruppo del Partito democratico, quindi, torna all'attacco, ricordando come da anni chiede, insieme ai colleghi di partito presenti in aula, «l'adozione da parte dell'amministrazione comunale di un regolamento per il controllo analogo delle società partecipate — prosegue —, strumento che è stato puntualmente ignorato dall'attuale sindaco quanto del suo predecessore, e che consentirebbe una visione ed un controllo "live" della salute di queste società».  Anzi, Abbruscato aggiunge anche che «sarebbe democraticamente opportuno la presenza di riferimenti della minoranza consiliare, anche nel collegio dei Revisori dei Conti. Il regolamento — conclude il capogruppo del Partito democratico — è stato adottato da tante amministrazioni negli ultimi anni le quali, così, rendono partecipi della vita societaria il consiglio comunale, organo che rappresenta tutta la comunità».

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