ALCAMO. L'avvocatessa Francesca Adamo, 49 anni di Alcamo, accusata di intestazione fittizia di beni nell'ambito del processo scaturito dall'operazione antimafia «Cemento libero», è stata assolta, perchè il fatto non sussiste, dalla Corte di appello di Palermo, dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio. La donna, difesa dall'avvocato Giuseppe Oddo, era stata condannata in secondo grado ad un anno e otto mesi di reclusione. Adesso, lo stesso procuratore generale, a conclusione della requisitoria, ha chiesto l'assoluzione. Pena ridotta da 3 anni ed 8 mesi a 2 anni e 6 mesi di reclusione per Vito Amato - assistito dall'avvocato Stefano Pellegrino -; i giudici di appello hanno escluso l'aggravante dell'articolo 7 (per aver favorito Cosa Nostra) dall'accusa di tentata estorsione alla ditta Celi di Santa Ninfa. La sentenza ha riformato le condanne di altri tre imputati, riducendo le pene di qualche mese: Liborio Pirrone (associazione mafiosa ed estorsione), da 9 anni e 8 mesi a 9 anni e 4 mesi. Giorgio e Stefano Regina (estorsione), rispettivamente da 8 anni e 8 mesi a 8 anni e e 6 mesi e da 9 anni e 4 mesi a 9 anni ed un mese.
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