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Trapani, al via la campagna di disinfestazione da scarafaggi

Gli interventi eseguiti prima in Centro poi nelle frazioni

TRAPANI. Al via gli interventi di disinfestazione contro gli scarafaggi. Il calendario degli interventi, predisposto dall'amministrazione comunale, ha previsto l'avvio dei lavori dal centro storico e, più precisamente, dalla Torre di Ligny. Successivamente, così come avvenuto un precedenza con la derattizzazione, gli interventi si sposteranno su tutto il territorio comunale, a cominciare dalla via Fardella lato nord, dal quartiere Cappuccinelli, per proseguire con le vie Cofano, Convento San Francesco di Paola, Conte Agostino Pepoli, Palermo e Marconi, comprese le relative traverse. Subito dopo sarà la volta anche della zona di Milo, nelle vie del quartiere Villa Rosina, fino a proseguire fino al Rione Sant'Alberto, alla zona di via Virgilio, via Vespri, la parte rimanente di via Giovan Battista Fardella e tutte quante le traverse del lato Sud. Dopodiché gli operai comunali si sposteranno nelle frazioni. Il servizio di disinfestazione dei tombini da blatte e scarafaggi avrà la durata di circa 10 giorni ed una volta terminati gli interventi, prenderà il via la disinfestazione notturna contro insetti e zanzare.
Contestualmente è stata avviata anche la diserbatura e la pulizia nel centro storico, in periferia e nelle frazioni. In quest'ultimo caso, però, i lavori vengono effettuati dagli immigrati attraverso il progetto Sprar. Da alcuni giorni, infatti, quindici immigrati, coordinati dalla cooperativa sociale Reciclo, svolgono interventi di diserbatura e pulizia nel centro storico, in periferia e nelle frazioni. I primi interventi hanno riguardato la pulizia da erbacce e la rimozione dei rami secchi dal giardino della scuola materna "Ascanio", adiacente a piazzale Ilio. Poi, invece, si sono spostati in via Scudaniglio dove hanno sistemato le aiuole, per finire con la frazione di Fulgatore. "L'obiettivo del progetto, di cui siamo il Comune pilota - ha spiegato il sindaco Vito Damiano - è quello di favorire l'inserimento sociale degli immigrati, contribuendo a costruire e rafforzare una cultura dell'accoglienza presso la comunità cittadina". L'iniziativa, finanziata dal Ministero dell'Interno, rientra in un progetto complessivo che il Comune ha avviato in collaborazione con la cooperativa Badia Grande e con la Caritas diocesana.

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